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SNMG 2: ESERCITAZIONE CON LA MARINA E L’AERONAUTICA DELLA ROMANIA
Le cinque unità di SNMG2, cui si sono unite il dragamine ROS Lupu Dinescu, e la corvetta Ros Zborul della della Marina romena hanno condotto una esercitazione nel Mar Nero.
Il dragamine ha liberato il canale per il transito del Gruppo, al seguito in linea di fila, simulando uno scenario di minaccia in acque con presenza di mine. Dopo la scorta, il gruppo si è esercitato in un contesto di minaccia di superficie e aerea.
Due Mig-21 Lancer dell’ Aeronautica romena hanno simulato molteplici attacchi aerei contro le navi. Un sail past (passaggio di saluto fra unità) condotto dalla ROS Zborul, ha infine concluso l’attività.
Al termine dell’esercitazione, Il contrammiraglio Paolo Fantoni, Marina Militare Italiana, comandante di SNMG2, ha dichiarato:
“L’esercitazione di oggi ha offerto sia alla Forza Navale NATO, che alla Marina e all’Aeronautica romene, un’opportunità inestimabile. Ha permesso ai partecipanti non solo di mantenere e rafforzare le proprie capacità operative, ma ha anche dimostrato la possibilità di integrarci prontamente con assetti che non appartengono permanentemente alla Forza Navale.
Esercitazioni come il Lead Through, con uno scenario di minaccia rappresentata dalle mine, sono fondamentali e stimolanti: ogni opportunità come questa deve essere colta. Voglio ringraziare la Marina e l’Aeronautica romene per quanto abbiamo raggiunto oggi”.
Il gruppo continuerà ora la sua attività di pattugliamento ad alta prontezza nel Mar Nero, per raggiungere successivamente il porto di Poti, in Georgia, ai primi di Aprile.
Lo Standing Maritime Maritime Group 2 è attualmente schierato nel Mar Nero ed è composto da cinque Unità: ITS Fasan (Italia), HMCS Fredericton (Canada), TCG Salihreis (Turchia), ROS Regina Maria (Romania) e BGS Verni (Bulgaria).
SNMG2, con le altre forze NATO permanenti, è costantemente dispiegata e svolge diverse complesse esercitazioni multinazionali, per mantenere il massimo livello di prontezza e capacità al combattimento.
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APPROFONDIMENTI DAL SITO RUSSIA DI TUTTO DI PIU’
SNMG2
Standing NATO Reponse Force Maritime Group 2 o SNMG2 è uno dei comandi permanenti per la parte marittima della NATO Response Force, dipendente dall’Allied Maritime Command, composta principalmente da unità navali di stati del Mediterraneo, anche se vi operano pure unità navali del Nord Europa e della US Navy. Normalmente il gruppo è composto da unità navali di Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Spagna, Turchia e Stati Uniti, ed occasionalmente da unità navali di altri stati della NATO ed ha come zona operativa il Mediterraneo.
Generalmente il gruppo è composto da quattro-otto unità tra fregate e cacciatorpediniere ed una nave da rifornimento. La forza inizialmente attivata il 30 aprile 1992 con la denominazione di Standing Naval Force Mediterranean, o STANAVFORMED come erede della NATO Naval On-Call Force Mediterranean, o NAVOCFORMED, formazione navale disponibile a richiesta nel Mediterraneo, nata a sua volta il 28 maggio 1969.
LA NAVE DELLA MARINA MILITARE FASAN
Il Virginio Fasan (F 591) è una fregata missilistica della Marina Militare, prima unità della classe Bergamini ad essere specializzata nella lotta antisommergibile. È intitolata al capo meccanico di 3ª classe (sottufficiale) medaglia d’oro e d’argento al valore militare Virginio Fasan, caduto il 9 settembre 1943 nel tentativo, poi riuscito, di autoaffondare la silurante sulla quale era imbarcato per non consegnarla ai tedeschi.
31 MARZO 2020
MENTRE LA RUSSIA E’ VENUTA IN SOCCORSO ALL’ITALIA CON MILITARI E MEZZI L’ITALIA E’ IN ESERCITAZIONE MILITARE PRESSO LE COSTE RUSSE CON UNA NAVE MISSILISTICA
Ora l’Italia è sovrana e poteva declinare. L’Italia lo ha fatto per esempio per Covid – 19 non partecipando all’ esercitazione ‘Europe defender’ in corso.
Il gruppo navale NATO SNMG2 in loco a guida italiana ha il compito di condurre esercitazioni congiunte con i partner della regione, tra cui l’elaborazione delle azioni dei gruppi navali, dell’aviazione, delle attrezzature di guerra elettronica, nonché delle azioni di radiazione, forze chimiche e forze di difesa biologica al fine di aumentare l’interoperabilità durante le operazioni militari nel Mar Nero.
Queste operazioni Nato vengono svolte permanentemente solo da quando la Crimea ha deciso di ritornare alla Russia.
Secondo la convenzione di Montreax le navi nato possono stare nel mar Nero non più di 21 giorni.