Mirabilissimo100’s Weblog

giugno 23, 2020

LA STORIA DI MADRE FLORA E DEL VOLTO SANTO DI GESU’

 

 

 
SANTA MADRE FLORA
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FANPAGE.IT
Storia di Madre Flora, venerata nella Casa del Volto Santo ai Ponti Rossi
La commovente storia di Santa Madre Flora, la madre dei Ponti Rossi passò da condizioni di grande povertà e privazione
 dell’infanzia a essere punto di riferimento per i malati e i poveri di Napoli. Fece costruire la Casa del Volto Santo dopo aver assistito
 all’umanizzazione del volto di Cristo.


Madre Flora nacque a Napoli nel 1899 nel popoloso borgo di Sant’Antonio Abate, in una modestissima famiglia, ancora ragazzina visse diversi lutti e sofferenze. Ancora giovanissima si unì in matrimonio con il commendatore Ernesto De Santis. La differenza di età tra i due era notevole: lui aveva 45 anni e lei 19. De Santis, che lavorava in banca a Meta di Sorrento, dove per un periodo la coppia visse, e amava immensamente la Chiesa e l’infanzia abbandonata.
 


 I coniugi vissero una perfetta intesa, soprattutto spirituale. In un giorno come tanti, mentre la vita scorreva monotona nella casa di Meta di Sorrento, il 10 febbraio del 1932, in un Mercoledì delle Ceneri, Flora era in preghiera nella sua camera, con il rosario tra le mani pregava e fissava l’immagine da lei ritagliata, del Volto Sacro di Gesù pubblicato sul frontespizio di “Crociata Missionaria”, disegnato dalla pittrice Rina Maluta. Aveva da poco ultimato di preparare il pranzo per i bisognosi che si recavano a casa sua, quando il Signore le dimostrò di averla scelta. Improvvisamente una luce intensa illuminò quel quadro e il Signore si umanizzò. Nel silenzio di quegli istanti Egli le rivolse queste parole: “Flora, guarda questo volto tanto offeso ed ingiuriato; amalo e fallo amare”.
 
Madre Flora venerata al Volto Santo ai Colli Aminei
 
Da quel momento la sua vita si trasformò totalmente e l’unica preoccupazione fu aderire alla volontà del Signore. Il suo unico costante pensiero fu la diffusione nel mondo dell’immagine sacra del Volto di Cristo, il Volto Santo, la diffusione del Vangelo, e portare Cristo nel mondo che per lei significava incontrare i fratelli toccati da dolore, dalla sofferenza. Nel periodo storico in cui incombeva nel mondo la guerra con le sue difficoltà e restrizioni di cui la città di Napoli non ne fu esonerata, Madre Flora si sforzò di diffondere parole e atteggiamenti di solidarietà e di fiducia in Dio. Amò i poveri in maniera particolare e gli ammalati, a loro donò quanto possedeva e quanto riceveva attraverso la carità. Suo grande progetto fu la realizzazione della Casa del Volto Santo, che sorge nel quartiere dei Ponti Rossi, sulla Collina di Capodimonte, dove fu concesso da monsignor Giuseppe de Nicola, vicario generale della diocesi di Napoli, di poter celebrare l’Eucaristia la domenica e nei giorni festivi.
 
 
https://napoli.fanpage.it/storia-di-madre-flora-volto-santo-ai-ponti-rossi/

giugno 15, 2020

IL MIRACOLO EUCARISTICO DI BOLSENA-VIDEO

Ogni anno Bolsena e Orvieto celebrano con particolare solennità la festa del Corpus Domini, recando in processione accanto all’eucaristia anche le reliquie del miracolo, fin dall’origine, per ricordare ancora la stretta connessione tra il prodigio di Bolsena e l’istituzione della festa. Da Urbano IV a Giovanni Paolo II ben 15 papi hanno venerato le reliquie del nostro miracolo e visitato i luoghi che ne furono scenario. A Bolsena, nel pomeriggio della festa la solenne processione si snoda per le vie cittadine su di un percorso completamente tappezzato di artistiche infiorate, una manifestazione di devozione da quel lontano 1811, quando i bolsenesi, per la prima volta, ebbero la felicità di trasportare lungo le strade le reliquie del loro miracolo. Bolsena non dimentica, e oggi ripresenta a noi e al mondo il miracolo compiuto nel santuario della sua santa Cristina, il quale miracolo ha ravvivato nella chiesa d’allora e ravviva tuttora la coscienza interiore e ha perpetuato il culto esteriore, pubblico e solenne dell’eucaristia, del quale Orvieto e Bolsena conservano e alimentano nel mondo l’inestinguibile fiamma. (Paolo VI, Bolsena, 8 agosto 1976) 

http://www.basilicasantacristina.it/index.php/it/informazioni-pellegrini

Maggio 16, 2020

IL MIRACOLO DI SAINT CHRIST

LE CHRIST MIRACOLO

Il Miracolo avvenuto a Saint-Christ designa l’insieme dei fatti soprannaturali che si sono succeduti tra il 21 giugno e il 17 luglio 1979, in una casa che era appartenuta ad un sacerdote, a Saint-Christ, piccolo villaggio di una provincia di Francia.
Questo Miracolo riguarda una statua del Sacro Cuore proveniente dal santuario di “Cristo-Re, Principe della Pace e Capo delle Nazioni”. Questo santuario, edificato in via Tournefort a Parigi dai benedettini del SS. Sacramento, tra il 1935 e il 1940, fu demolito nel 1977.
Il giovedì 21 giugno, ottava del Corpus Domini, un’Ostia di origine ignota appare sul petto della statua del Sacro Cuore. Il venerdì 22 giugno, festa del Sacro Cuore, un cuore sanguinante si forma nel centro dell’Ostia.
Il Padre Guigon (†) 1 presente sul luogo al momento dei fatti, seguì e consegnò giorno dopo giorno le differenti fasi del Miracolo su richiesta del Canonico Ridolfi (†) 2 col quale corrispondeva. L’Ostia
appare leggermente deformata sulla maggior parte delle fotografie, come conseguenza delle asper-
sioni di acqua benedetta fatte dal Padre Guigon, conformemente al Rituale Romano.
La cronologia che segue è un riassunto succinto redatto dal Canonico Ridolfi a partire dal rapporto
dettagliato del Padre Guigon. Le illustrazioni che l’accompagnano sono delle riproduzioni di foto-
grafie prese da alcuni testimoni del miracolo nel 1979.
Il Miracolo di Saint-Christ doveva restare ignoto fino ad oggi. L’ora è venuta di portarlo a cono-
scenza del maggior numero di persone.

ENZINA PASQUALI VIDEO

 

Maggio 15, 2020

FATIMA: IL MIRACOLO DEL SOLE


UNA FOTO  DURANTE IL MIRACOLO DEL SOLE
 
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Il 13 ottobre, nonostante la pioggia, più di 60000 persone arrivano in quel campo di Fatima.

Fra loro tanti credenti ma anche tanti curiosi. Data l’enorme risonanza della vicenda,

 si erano presentati a Fatima tanti atei che aspettavano quel giorno in cui la Madonna aveva promesso di dare un segno,

 per sbugiardare i pastorelli e gli altri credenti. Tra gli atei vi erano alcuni giornalisti, uno dei quali era Avelino de Almeida,

 direttore responsabile del giornale O Seculo, il più diffuso quotidiano liberale, massonico ed anticlericale di Lisbona.

Avelino era andato lì perché voleva scrivere, sul suo giornale, un articolo che mettesse fine a tutte quelle buffonate.

 L’articolo, infatti, lo scrisse e apparve sul “O Seculo” il 15 ottobre 1917. 

Ma Avelino non riuscì a mentire e quell’articolo, oggi, è la prova che un miracolo avvenne.

Andiamo con ordine. Il 13 ottobre appare la Madonna mentre sessantamila persone sono raccolte attorno ai pastorelli.

 Piove, anzi, diluvia. La Madonna dice ai pastorelli di ordinare ai fedeli di chiudere gli ombrelli. 

I pastorelli riferiscono e i fedeli obbediscono. In quel momento, tra le nubi, appare il sole. 

Sessantamila persone testimoniarono che videro il sole avvicinarsi alla terra.

 Lo videro “danzare” e quando il quel fenomeno terminò, i loro vestiti erano asciutti e asciutto era anche il terreno fangoso che fino a pochi istanti prima li sommergeva fino alle caviglie.

L’articolo di Avelino titolerà: 

“COSE SORPRENDENTI! COME IL SOLE HA DANZATO IN PIENO GIORNO A FATIMA” 

Dalla strada, dove i carri erano tutti raggruppati e dove stavano centinaia di persone che non avevano il coraggio sufficiente per attraversare il terreno reso fangoso dalla pioggia, vedemmo l’immensa folla girarsi verso il sole che apparve al suo zenit, chiaro tra le nuvole. Sembrava un disco d’argento, ed era possibile guardarlo senza problemi. Non bruciava gli occhi, non li accecava. Come se vi fosse stata un eclisse. Poi si udì un urlo fragoroso, e la gente più vicina cominciò a gridare
– Miracolo, miracolo! Meraviglia, meraviglia!
Davanti agli occhi estasiati delle persone, il cui comportamento ci riportava ai tempi della Bibbia e le quali ora contemplavano il cielo limpido, sbalorditi ed, a testa scoperta, il sole tremò, compì degli strani e bruschi movimenti, al di fuori di qualsiasi logica scientifica  il sole «danzò», secondo la tipica espressione dei contadini.

Ma quella di Avelino non è l’unica testimonianza degna di nota. Tra i presenti vi era anche il dott. José Maria Proença de Almeida Garrett, professore di Scienze Naturali alla Università di Coimbra. Il resoconto integrale della sua testimonianza lo trovate in “Novos Documentos de Fatima” (Loyala Edizioni, San Paulo, 1984). Ne riporto un brano:

Il cielo, che era stato nuvoloso tutto il giorno, improvvisamente si schiarì: la pioggia cessò e sembrò che il sole stesse per riempire di luce la campagna circostante, che in quella mattinata invernale appariva così malinconica. Io stavo guardando il luogo delle apparizioni in una serena, anche se fredda, aspettativa di qualcosa che doveva accadere, e la mia curiosità diminuiva per il lungo tempo che era passato senza che nulla attirasse la mia attenzione. Il sole, pochi istanti prima, si era fatto largo tra la spessa coltre di nuvole che lo nascondevano e ora risplendeva chiaro e intenso.

Improvvisamente udii il clamore di centinaia di voci e vidi che la folla si sparpagliava ai miei piedi… voltava la schiena al luogo dove, fino a quel momento, si era concentrata la sua attesa e guardava verso il sole dall’altro lato. Anche io mi sono rivoltato verso il punto che richiamava lo sguardo di tutti e potei vedere il sole apparire come un disco chiarissimo, con i contorni nitidi, che splendeva senza offendere la vista. Non poteva essere confuso con il sole visto attraverso una nebbia (che non c’era in quel momento) perché non era né velato né attenuato. A Fatima esso manteneva la sua luce e il suo calore e si stagliava nel cielo con i suoi nitidi contorni, come un largo tavolo da gioco. La cosa più stupefacente era il poter contemplare il disco solare, per lungo tempo, brillante di luce e calore, senza ferirsi gli occhi o danneggiare la retina.

[Durante questo tempo] il disco del sole non rimase immobile: aveva un movimento vertiginoso [ma] non come lo scintillio di una stella in tutto il suo splendore perché esso girava su se stesso in folli giravolte. Durante il fenomeno solare che ho appena descritto, avvenne anche un cambiamento di colore nell’atmosfera. Guardando verso il sole, ho notato che tutto stava diventando più scuro. Ho guardato prima gli oggetti più vicini e poi ho esteso il mio sguardo ai campi fino all’orizzonte. Vidi ogni cosa assumere il colore dell’ametista. Gli oggetti intorno a me, il cielo e l’atmosfera, erano dello stesso colore. Ogni cosa, sia vicina che lontana era cambiata, assumendo il colore di un vecchio damasco giallo. Sembrava che la gente soffrisse di itterizia e io ricordo di aver provato un senso di divertimento vedendo le persone sembrare così brutte e sgradevoli. La mia stessa mano era di tale colore. Poi, improvvisamente, si udì un clamore, un grido di angoscia prorompere da tutti. Il sole, roteando selvaggiamente, sembrò staccarsi all’improvviso dal firmamento e, rosso come sangue, avanzare minacciosamente verso la terra come per schiacciarci con il suo peso immenso e ardente. Durante quei momenti provai una sensazione veramente terribile. Tutti i fenomeni che ho descritto furono da me osservati in uno stato d’animo calmo e sereno, senza alcun disturbo emotivo. Interpretarli e spiegarli è compito di altri. Debbo dichiarare infine che mai, prima o dopo il 13 Ottobre [1917] ho assistito a simili fenomeni atmosferici o solari”.

Degli scienziati analizzarono il terreno e dissero che l’energia per asciugarlo in così poco tempo avrebbe dovuto incenerire i presenti. 

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A CURA DI MARIA DI NAZARETH SEMPRE BEATA

https://sites.google.com/site/mariadinazarethsemprebeata/home/fatima-il-miracolo-del-sole

aprile 15, 2020

PASQUA ORTODOSSA : IL FUOCO SACRO AL SANTO SEPOLCRO

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Il miracolo del fuoco – dono del Cristo Risorto – ha annunciato anche quest’anno la Pasqua Ortodossa. Nella Basilica del Santo Sepolcro – gremita di pellegrini – sabato scorso il Patriarca greco Teofilo III ha presieduto il rito suggestivo del sabato della luce: l’accensione prodigiosa di una candela nella Tomba , segno fisico della Resurrezione.

 

aprile 11, 2020

CHIETI: DURANTE UNA PROCESSIONE IL CRISTO SI STACCA DALLA CROCE-VIDEO

 

 

marzo 27, 2020

UNA GRANDE OSTIA APPARE NEL CIELO DI ROMA FORMATA DAL SOLE E UN ALONE LUMINOSO

Roma ai tempi del coronavirus: il sole “ostia gigante”, effetto ottico suggestivo
11 marzo 2020

Tutti con il naso all’insù. In Rete e sui gruppi Whatsapp si diffonde un video virale. Il sole, al Vaticano, crea un’ostia gigantesca in cielo. Effetto ottico o effetto della fotocamera? Mistero. Ma sicuramente tutto questo, all’ombra del Cupolone, rende suggestiva l’immagine. Qualcuno, a due passi dal Vaticano, urla: “Roma come Medjugorie”.

VIDEO
https://www.liberoquotidiano.it/video/italia/21030826/roma_medjugorje_sole_ostia_gigante_vaticano_tempi_coronavirus.html

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Aparece en el cielo sobre el Vaticano una impresionante y gran “hostia”

Desde Roma nos llegan estas imágenes ofrecidas por Enzina Pasquali donde se aprecia en el cielo el sol formando una sorprendente hostia que ilumina las tinieblas del Vaticano, cerrado por el miedo y sumisión al virus de moda. Miedo y también connivencia con las políticas del Nuevo Orden Mundial, que odian a Jesucristo y al santo sacrificio del altar. Pero la última palabra la tiene y la tendrá Dios, por supuesto. Este signo es un guiño del cielo a los católicos italianos y del mundo entero que se sienten solos como ovejas sin pastor. Lo ocurrido en el cielo, hoy 11 de marzo, nos recuerda al rayo que cayó sobre la cúpula del Vaticano, el día de 2013 en que Benedicto fue obligado a decir públicamente que renunciaba al trono petrino. Recordemos que bíblicamente a Jesús, el Señor, se le conoce como “el sol que nace de lo alto” Lucas 1,78. Oh María, sin pecado concebida, rogad por nosotros que recurrimos a vos. Contacto: caminandoconlossantos@gmail.com