Mirabilissimo100’s Weblog

ottobre 31, 2019

PATRIARCA ELIA: IL SINODO DELL’AMAZZONIA E’ VIOLAZIONE DEI COMANDAMENTI DIVINI-VIDEO

Byzantine Catholic Patriarchate

 

L’intera area dell’occultismo è intrinsecamente connessa al paganesimo, cioè alla venerazione del diavolo e dei demoni. Questi sono i peccati contro il Primo comandamento. Eppure quest’area è così nascosta (occulta) che molte pratiche di magia e divinazione, a causa dell’ignoranza, sono promosse da molti religiosi e sacerdoti. Qui vale il principio: se la magia, la divinazione o lo spiritismo sono nascosti in qualche pratica, allora è condannata da Dio anche la sua forma moderna! Attraverso l’occultismo pagano, gli individui, i popoli e la Chiesa sono tenuti nell’oscurità spirituale. Sia il paganesimo sia il neopaganesimo contemporaneo del New Age hanno alla radice satanismo, unito all’offerta di sacrifici umani. I popoli pagani erano tenuti sotto la tirannia di sciamani nell’oscurità e nella crudeltà. Domanda: Che cosa sappiamo delle tribù pagane azteche? Risposta: Gli Aztechi, la popolazione indigena del Messico, offrivano circa 15.000-20.000 sacrifici umani all’anno. In tal modo lo spirito del paganesimo acquistò lo slancio. Perfino i missionari cristiani non potevano spezzare la nuvola di paura e tristezza che le popolazioni indigene sperimentarono. Solo quando la Vergine Maria apparve a Guadalupe, nove milioni di persone si convertirono così fortemente che lo spirito del paganesimo, della morte e delle tenebre fu respinto. Lo Spirito di Cristo, lo spirito di verità, giustizia e pace incominciò a regnare. Domanda: Che cosa classifica la Parola di Dio come occultismo in Deuteronomio 18, 9-12? Risposta: Ci sono nove aree dell’occultismo: 1. passare per il fuoco–l’iniziazione alle divinità (demoni); 2. in ebraico: “qosem”–la divinazione (circa 200 forme); 3. “mo’nen”–l’astrologia (oroscopi, segni zodiacali…); 4. “manahesh”–la magia bianca (guaritori, magnetizzatore, parapsicologo…); 5. “manasheb”–la magia nera (stregone…); 6. “hober haber”– la magia popolare (maledire, il cosiddetto annullamento della maledizione, fusione di piombo o di cera, divinazione dal fuoco…) 7. “sho’el’ob” – lo spiritismo come divinazione; 8. “yidde‘oni”– la chiaroveggenza; 9. “doresh’el-hammatam” – lo spiritismo come magia. “Perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore” (versetto 12). Domanda: Qual è il Primo comandamento? Risposta: Il primo comandamento è: “Io sono il Signore tuo Dio… Non avere altri dei di fronte a Me…”. “Io sono il tuo Dio!”. Allora si tratta, soprattutto, di una relazione personale con Dio. Questa relazione d’amore con Dio personale è la più importante. Non puoi affermare che ami Dio, se non osservi le Sue richieste concrete: “Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.(…) Non seguirete altri dèi (demoni), divinità dei popoli che vi staranno attorno”(Dt 6, 4-14). Senza il primo comandamento, tutti gli altri non avrebbero senso! Questa relazione d’amore per Dio è associata alla benedizione e la sua trasgressione con le punizioni più severe. Mosè avverte prima della sua morte: “Se ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri dèi (demoni) e a servirli, io vi dichiaro oggi che certo perirete” (Dt 30,15 ss). La storia d’Israele ha avuto luogo attorno a questo comandamento principale. Quando la nazione si appoggiò all’idolatria pagana, che ha il suo potere nella magia, divinazione e spiritismo (vedi Dt 18, 9-14), vennero le guerre e le malattie… Una punizione dissuasiva per il culto dei demoni pagani fu espulsione in esilio babilonese. Tutti i re di Giuda e d’Israele sono giudicati secondo una misura: se erano idolatri o adoratori del Signore (vedi 2Cr 11-36). Domanda: Che dice il Nuovo Testamento delle pratiche pagane di divinazione e magia? Risposta: Nel Nuovo Testamento per predicare la pienezza del Vangelo era altrettanto necessario, che le persone, non solo credessero in Cristo, ma anche rinunciassero lo spirito del paganesimo. L’apostolo Paolo ha scacciato lo spirito di divinazione dalla schiava a Filippi, anche se lei ha fatto la pubblicità per la missione (vedi At 16,16). Nel proclamare il Vangelo a Cipro, apostolo Paolo chiamò il mago ebreo figlio del diavolo, che in seguito divenne cieco (cfr. At 13, 1-12). A Efeso i pagani convertiti al cristianesimo hanno bruciato i libri occulti del valore di 50.000 denari (cfr. At 19, 18-20). Domanda: Che cosa concretamente dovrebbe fare un cristiano oggigiorno? Risposta: Ogni cristiano veramente convertito dovrebbe fare la purificazione del suo appartamento; non solo dalla letteratura occulta, ma anche dai simboli e oggetti occulti. Molto fuorviante per i semplici credenti è la cosiddetta magia bianca, per la quale si apparentemente cura. In effetti, il demonio che sta dietro la magia non guarisce, ma solo trasferisce le malattie. E inoltre, lui rende una persona dipendente e questo sarà più evidente nell’ora della morte. Demonio tira la sua vittima alla perdizione.

 

ANTICRISTO EM ROMA ; CRIA SEITA UNIVERSAL ECUMÊNICA !

Filed under: anticristo, BERGOGLIO PAPA FRANCESCO, BRAZIL, pachamama, vaticano — Tag:, , , , — mirabilissimo100 @ 1:52 PM

Católicos Conservadores PVD

 

O falso Papa, o ANTICRISTO! “Papa Francisco”

Filed under: BERGOGLIO PAPA FRANCESCO, BRAZIL, pachamama, vaticano — Tag:, , , — mirabilissimo100 @ 1:46 PM

Dr Marcelo Frazão

ABSURDOS DO SINODO DA AMAZÔNIA // ANDERSON REIS

Filed under: BERGOGLIO PAPA FRANCESCO, BRAZIL, pachamama, vaticano — Tag:, , , — mirabilissimo100 @ 1:44 PM

Idolo de Pachamama en los Jardines Vaticanos: el Padre Teodoro opina.

Filed under: BERGOGLIO PAPA FRANCESCO, pachamama, Senza Categoria, vaticano — Tag:, , — mirabilissimo100 @ 5:39 am

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SÍNODO DE LA AMAZONÍA Apreciación crítica

Filed under: pachamama, Senza Categoria, vaticano — Tag:, — mirabilissimo100 @ 5:33 am

SÍNODO DE LA AMAZONÍA Apreciación crítica

 

Hago una crítica al Sínodo de la Amazonía, luego de la presentación de las Conclusiones. Dejo abierta la caja de comentarios, para sacar más adelante un video donde responderé a sus inquietudes.

 

ottobre 30, 2019

LA DEA PACHAMAMA DAL PERU’ E’ ARRIVATA NELLE CHIESE ITALIANE

Filed under: BERGOGLIO PAPA FRANCESCO, pachamama, vaticano — Tag:, , , — mirabilissimo100 @ 9:49 PM

 

  MENTRE GLI ANDINI DEL PERU’  METTONO IN UNA BUCA CIBO E VIVANDE VARIE

  RECITANO QUESTA INVOCAZIONE: «Pachamama di questi luoghi, bevi e mangia a volontà questa offerta, affinché sia fruttuosa questa terra. Pachamama buona madre, sii propizia! Sii propizia! Fa che i buoi camminino bene e che non si stanchino. Fa che la semente spunti bene, che non succeda nulla di male, che il gelo non la distrugga, che produca buoni alimenti. A te lo chiediamo: donaci tutto. Sii propizia! Sii propizia».
 
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                    LA PREGHIEA ALLA DEA PACHAMAMA E’ CONTENUTA NELL’OPUSCOLO DEL REPAM PER IL SINODO DELL’AMAZZONIA
 
 

La preghiera alla dea Pachamama è presente nel materiale della Fondazione Missio, organismo pastorale della C.E.I. (si veda il sito),che questa aveva preparato ad hoc per l’animazione e la formazione nei Centri Missionari, nelle parrocchie, nei gruppi. Quindi è presumibile che i vescovi, almeno quelli italiani, sapessero che si trattava di una dea pagana quando hanno portato la figura lignea in processione da dentro la basilica di San Pietro, presente il Papa, all’aula sinodale. All’entrata di tale aula, addirittura, si vedono due vescovi che la portano a spalla come fosse la Vergine Maria. Purtroppo, la Madonna non era, ma una dea pagana. Si può presumere che lo sapesse la CEI in quanto la Fondazione Missio, da quanto si capisce, dipende da essa, e perchè il materiale era destinato alle parrocchie.

Sul sito della Fondazione missio si legge: “La Fondazione Missio è nata nel 2005 come “organismo pastorale costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana al fine di sostenere e promuovere, anche in collaborazione con altri enti e organismi, la dimensione missionaria della comunità ecclesiale italiana, con particolare attenzione alla missio ad gentes e alle iniziative di animazione, formazione e cooperazione tra le Chiese” (Statuto, art. 2).

Lo stesso Papa Francesco ha parlato esplicitamente delle “statue Pachamama” al momento in cui si è scusato per il furto delle statuine dalla chiesa di Santa Maria in Traspontina, buttate nel Tevere e poi ripescate.

 CONTINUA NE  BLOG  DI SABINO PACIOLLA

28 10 2019

https://www.sabinopaciolla.com/la-preghiera-alla-dea-pachamama-e-presente-nel-materiale-della-fondazione-missio-organismo-della-c-e-i/


 

                  IL SINODO DELL’AMAZZONIA E’ STATA LA STRATEGIA A LANCIARE L’IDOLATRIA NELLA CHIESA  CATTOLICA

La preghiera alla Pachamama infatti compare in un opuscolo scritto nell’aprile scorso e chiamato, appunto, Bien Vivir (vivere bene), lo stesso nome dato dal sacerdote alla sua veglia. Si tratta di un opuscolo fatto di schede e video “per animare sulle tematiche dell’Amazzonia le comunità, i gruppi e le scuole in Italia”. 30 pagine di verbosa comunicazione sulla terra, i popoli, la chiesa e i martiri di “questa enorme foresta che è sotto i riflettori della Chiesa e della società civile”.

La preghiera compare proprio in una di queste sezioni, la terza, tra le indicazioni su che cosa possiamo fare noi per gli indigeni dell’Amazzonia: pregare la Pachamama. Curioso, per non dire inaccettabile, per un documento che ignora totalmente nelle sue 30 pagine – provare per credere – la parola Gesù Cristo.

Si tratta dunque di un sussidio per le parrocchie che non ha nulla di cattolico, che mescola rivendicazioni sociali e ecologiste, ma che, grazie all’imprimatur dell’organismo dei vescovi italiani, ha buon gioco nell’arrivare sulle scrivanie dei parroci dalla porta principale. Ed è attraverso questo canale che don Castellani l’ha proposto ai suoi fedeli.

La Chiesa italiana dunque raccomanda ai preti e alle parrocchie attraverso un suo organismo ufficiale di pregare la Pachamama e lo raccomanda da aprile scorso. A questo punto non c’è da stupirsi se alcuni vescovi abbiano portato la statuetta in processione in San Pietro, se le statuette sono state sottoposte a paraliturgie nei giardini vaticani o nella chiesa di Santa Maria in Traspontina dove poi sono state sottratte per essere buttate nel Tevere.    

Ma quella della Pachamama non è una amicizia solo della Chiesa italiana né è un invito recente al popolo di Dio. Già nel 2011 il Comboniano Alex Zanotelli invitata addirittura a salvare la Pachamama e alcuni anni fa divenne virale il video in cui il prefetto del dicastero vaticano per la Cultura, il cardinal Ravasi, partecipava in Argentina a un culto idolatrico proprio alla Pachamama. Processi estremi, diremmo oggi, avviati da tempo e che arrivano ai fedeli sotto forma di proposta pastorale col crisma della Cei e l’inavvertenza che nel frattempo da folclore missionario si è passati direttamente all’idolatria.

Ma in fondo è tutto scritto, giustificato e programmato nelle parole di uno degli consulenti teologici chiave del Sinodo appena concluso, padre Paulo Suess che al portale vaticano ufficialmente ha delineato l’idea di evangelizzazione che sta dietro a questo progetto: nessun elemento veritativo portato dalla fede cattolica, tutto, Gesù Cristo e le forme cultuali indigene, come Pachamama sono sullo stesso piano. Praticamente lo sdoganamento ufficiale del paganesimo.

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LA CEI  PROPONE IL CULTO DELLA DEA PACHAMAMA

La verità è che quello dell’idolatria pagana fa parte di una precisa strategia che non passa soltanto dal Repam, ma è assimilata anche dagli organismi della Conferenza Episcopale Italiana.

Si illudeva chi pensava che la Pachamama sarebbe sparita dai nostri radar dopo la chiusura del Sinodo sull’Amazzonia. Così come si illudeva chi si era lasciato convincere dalla versione del Vaticano che quello alla Madre terra visto in questi giorni, chiamata o no Pachamama poco importa, non fosse un atto di culto. La verità è che quello dell’idolatria pagana fa parte di una precisa strategia che non passa soltanto dal Repam, ma è assimilata anche dagli organismi della Conferenza Episcopale Italiana.

In una parrocchia di Verona il prete ha fatto recitare una preghiera alla Pachamama e su questo non ci possono essere interpretazioni discordanti dato che uno dei foglietti distribuiti in chiesa sta girando originale su internet.

Siamo a Verona, nella parrocchia del Sacro Cuore ed è qui che il 25 ottobre scorso il parroco don Claudio Castellani ha promosso una veglia missionaria chiamata Buen Vivir. Già dal sottotitolo si poteva comprendere che non si sarebbe trattato di una veglia come quelle che solitamente le parrocchie organizzano per chiedere al padrone della messe di inviare operai nella vigna: Veglia di preghiera sulla responsabilità verso Madre terra, con riferimento al Sinodo indetto dal Papa.

Dove sta la notizia? Sta in questo: ad un certo punto, tra una canzone di De Gregori e un’altra invocazione decisamente eterodossa, il parroco ha fatto leggere una preghiera alla Pachamama.

Ecco il testo: «Pachamama di questi luoghi, bevi e mangia a volontà questa offerta, affinché sia fruttuosa questa terra. Pachamama buona madre, sii propizia! Sii propizia! Fa che i buoi camminino bene e che non si stanchino. Fa che la semente spunti bene, che non succeda nulla di male, che il gelo non la distrugga, che produca buoni alimenti. A te lo chiediamo: donaci tutto. Sii propizia! Sii propizia».

Difficile a questo punto dimostrare che si sia trattato di un evento “culturale” di solidarietà nei confronti delle popolazioni andine (la Pachamama, è una divinità Inca, andina, non amazzonica). Il carattere di orazione e di invocazione non lascia spazio a dubbi.

Resisi conto che il parroco aveva appena fatto pregare una divinità pagana, che anticamente veniva evocata proprio nei sacrifici umani delle popolazioni precolombiane, alcuni fedeli hanno protestato – more evangelico – proprio col sacerdote. Il quale non solo ha rivendicato il gesto, ma se n’è addirittura vantato. Ai poveri fedeli non è restato altro da fare che – sempre more evangelico –  esprimere pubblicamente tutto il loro dolore. E’ partito così un tam tam di critica verso questa forma di idolatria diabolica all’interno di chiesa cattolica.

Così ad esempio, l’utente Filippo Grigolini, tra i primi a denunciare l’incursione feticista in chiesa: «Quelli che te la impongono (la Pachamama ndr) sono gli stessi che, se chiedi di venire a benedire la casa ti dicono che sei superstizioso…. se gli chiedi una cristiana benedizione dei campi a protezione del raccolto (le rogazioni), ti ridono dietro. Noi cattolici invochiamo San Isidoro e tanti altri. Loro intercedono per noi presso Dio».

Come non dargli ragione? La tradizione della Chiesa è ricca di rogazioni e soprattutto di preghiere apposite nelle quattro tempora, volte proprio a chiedere a Dio una fecondità di raccolti e di messe come benedizione di Dio sui frutti della terra. Un tesoro di preghiere che oggi la maggior parte dei sacerdoti non conosce neppure, figuriamoci se lo promuove.

Attenzione: nelle rogazioni si chiede il dono della fertilità della terra a Dio, che è creatore, non a un idolo che della terra ne è la rappresentazione idolatrica. La differenza sta tutta qui e sta alla base delle migliaia di martirii effettuati agli inizi dell’avventura cristiana per quei fedeli che non volevano sacrificare proprio a questo genere di raffigurazioni, come ad esempio offrire una scrofa gravida a Cerere/Demetra.

Torneremo presto anche a questo genere di sacrifici? Dio ce ne liberi, ma il fatto che si invochi una divinità pagana proprio con questo scopo getta un inquietante squarcio su quanto sta accadendo nella Chiesa. Anche quella italiana.

L’iniziativa di don Castellani non è infatti solo farina del suo sacco, sarebbe già preoccupante se fosse così, se fosse stato il prete a scrivere la preghiera, ma almeno ci saremmo consolati con l’episodio isolato.

Invece non è così. Il prete non ha fatto altro che eseguire pedissequamente quanto raccomandato ai preti dall’organismo pastorale della Cei che si occupa di missioni e che si chiama Missio. Presieduto dal vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi e diretto dal sacerdote veronese don Giuseppe Pizzoli, missio è intervenuto da protagonista nel Sinodo appena concluso.

CONTINUA NELLA PAGINA

LA NUOVA  BUSSOLA QUOTIDIANA

29 10 2019

ANDREA ZAMBRANO

I vescovi italiani vogliono farci pregare la Pachamama

A Verona il parroco fa recitare una preghiera rituale alla Pachamama e i fedeli insorgono. Ma tutto parte da lontano: già in aprile l’organismo missionario della Cei invitava a pregare la Pachamama in preparazione al Sinodo. In un opuscolo in cui non compare nemmeno la parola Gesù, ma rivolto a parrocchie e fedeli, fa capolino la preghiera andina alla Madre terra. Siamo allo sdoganamento conclamato del paganesimo con l’imprimatur dei vescovi italiani. 

https://lanuovabq.it/it/i-vescovi-italiani-vogliono-farci-pregare-la-pachamama-1

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A VERONA NELLA CHIESA DEL SACRO CUORE SI PREGA LA PACHAMAMA

“In una chiesa di Verona, nella parrocchia Sacro Cuore di Gesù, quartiere Pindemonte, zona Ponte Crencano, è stata al centro di una preghiera in una veglia dedicata alle missioni del mondo. Il soggetto è sempre lo stesso Pachamama, antica divinità inca (il nome, letteralmente, significa Madre Terra: è la sposa di Inti, dio del sole). Nell’intenzione dei sacerdoti che avevano esposto le statuette, una forma di spiritualità. Per altri, un culto pagano, che dunque non c’entra nulla con il Cristianesimo.Nel corso della veglia, che si è celebrata venerdì, nella chiesa veronese, non c’erano statue. In compenso, è stata letta la seguente preghiera: «Pachamama di questi luoghi, bevi e mangia a volontà quest’offerta, affinché sia fruttuosa questa terra».

 Seguono altri versi in cui si chiede, sempre a Pachamama che «i buoi camminino bene», che il «gelo non distrugga la semente»: il tutto si conclude con l’invocazione «Sii propizia, sii propizia». Abbastanza da lasciar interdetti alcuni fedeli. Fatto sta che tra sabato e ieri, la parrocchia è stata bersagliate di telefonate. Diverse mail sono arrivate anche in Curia, chiedendo spiegazioni al vescovo Giuseppe Zenti. Tra i presenti alla cerimonia, anche l’ex candidato sindaco per il Popolo della Famiglia (e già presidente della Seconda circoscrizione) Filippo Grigolini. Anche lui ha segnalato la cosa in vescovado. «Hanno fatto pregare giovani e adulti con un’invocazione pagana – ha denunciato con un post su Facebook- magari sono gli stessi che se chiedi la benedizione della casa ti danno del superstizioso». «Non intendo fare polemica – precisa comunque Grigolini una volta contattato al telefono – ma come cristiano che è stato battezzato, comunicato e che si è perfino sposato in quella chiesa sono rimasto perplesso: ho chiesto al vescovo un chiarimento e spero di averlo nella forma che lui ritiene più opportuna, pubblicamente o privatamente». Alle richieste di alcuni fedeli, la parrocchia, retta da don Claudio Castellani, ha risposto che si trattava di un modo di «pregare Dio», quello dell’Antico e del Nuovo Testamento, naturalmente. Non tutti, però, si sono detti soddisfatti della spiegazione”.

CONTINUA NELLA PAGINA DI  MARCO TOSATTI

30 10 2019

PACHAMAMA: CI SCRIVONO DAL PERÙ (CON VIDEO…), È IDOLATRIA. PUNTO.

https://www.marcotosatti.com/2019/10/30/pachamama-ci-scrivono-dal-peru-con-video-e-idolatria-punto/

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A CURA DEL CENTRO CONTRO IL FALSO CATTOLICESIMO

https://sites.google.com/site/controilfalsocattolicesimo/home/la-dea-pachamama-dal-peru-e-arrivata-nelle-chiese-italiane

Pachamama Lima

Filed under: pachamama — Tag:, , — mirabilissimo100 @ 6:27 PM

Gabriel Ariza

 

Adiós, Pachamama.

Filed under: BERGOGLIO PAPA FRANCESCO, pachamama, vaticano — Tag:, , — mirabilissimo100 @ 6:21 PM

 

GRITAD con 100 mil lenguas

 

El obispo Schneider condena el culto a la Pachamama realizado en el Sínodo del Amazonas

 

El obispo Schneider condena el culto a la Pachamama realizado en el Sínodo del Amazonas

 
Obispo Athanasius Schneider
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INFO CATOLICA.COM
28 10 2019
 

MEDIANTE UNA CARTA ABIERTA

El obispo Schneider condena el culto a la Pachamama realizado en el Sínodo del Amazonas

 
El obispo Athanasius Schneider publicó el sábado una carta abierta condenando enérgicamente el uso de la estatua de la Pachamama («la madre tierra») durante el Sínodo del Amazonas en el Vaticano. La considera un «nuevo becerro de oro»
 

(InfoCatólica) En la carta abierta del 26 de octubre, el obispo Schneider también pide a todos los católicos, obispos, sacerdotes y laicos, que ofrezcan actos de reparación, protesta y corrección por el uso de las estatuas de la Pachamama, a las que llama un «nuevo becerro de oro». 

El viernes, el Papa Francisco confirmó que varias estatuas de una mujer embarazada sin ropa, que se usaron en una ceremonia del 4 de octubre en los Jardines del Vaticano, se procesaron en la Basílica de San Pedro y se guardaron en un altar lateral de la Iglesia de Santa María en Traspontina en la vía della Conciliazione , son símbolos de la Pachamama. Hablando con los obispos y otros participantes sinodales en la sala sinodal, el Papa pidió perdón a quienes se sintieron ofendidos por las estatuas tomadas de la iglesia de Traspontina y arrojadas al río Tíber

Amplios extractos de la carta de Mons. Schneider

«1. No tendrás dioses ajenos delante de mí», dice el Señor Dios, como el primero de los mandamientos (Ex 20: 3). Entregado originalmente a Moisés y al pueblo hebreo, este mandato sigue siendo válido para todas las personas y todos los tiempos, como Dios nos dice: «No se tallarán ídolos en forma de nada en el cielo arriba o en la tierra abajo o en el aguas debajo de la tierra; no te inclinarás ante ellos ni los adorarás »(Ex 20: 4-5). Nuestro Señor Jesucristo guardó este mandamiento perfectamente. Cuando se le ofrecieron los reinos del mundo si tan solo se inclinara ante el diablo, Jesús respondió: «¡Vete, Satanás! porque está escrito: ‘Adorarás al Señor tu Dios y solo a él servirás’ »(Mt 4:10; Dt 6: 13-14). Por lo tanto, el ejemplo de Cristo es de suma importancia para todas las personas que desean «el Dios verdadero y la vida eterna»;

En nuestros días, este mensaje tiene una importancia especial, porque el sincretismo y el paganismo son como venenos que entran en las venas del Cuerpo Místico de Cristo, la Iglesia. Como sucesor de los Apóstoles, encargado del cuidado del rebaño de Dios, no puedo permanecer en silencio ante la flagrante violación de la santa voluntad de Dios y las desastrosas consecuencias que tendrá sobre las almas individuales, la Iglesia en su conjunto, y de hecho la totalidad. raza humana. Por lo tanto, es con gran amor por las almas de mis hermanos y hermanas que escribo este mensaje.

2. El 4 de octubre de 2019, en vísperas del Sínodo del Amazonas, se celebró una ceremonia religiosa en los Jardines del Vaticano, en presencia del Papa Francisco y de varios obispos y cardenales, que fue dirigida en parte por chamanes y en la que objetos simbólicos fueron usados; a saber, una escultura de madera de una mujer embarazada sin ropa. Estas representaciones son conocidas y pertenecen a los rituales indígenas de las tribus amazónicas, y específicamente al culto de la llamada Madre Tierra, la Pachamama. En los días siguientes, las figuras femeninas desnudas de madera también fueron veneradas en la Basílica de San Pedro frente a la Tumba de San Pedro El Papa Francisco también saludó a dos obispos que llevaban el objeto Pachamama sobre sus hombros y lo procesaron en el Salón del Sínodo, donde fue colocado en un lugar de honor. Las estatuas de Pachamama también se exhibieron en la iglesia de Santa María en Traspontina.

En respuesta a las protestas de los fieles católicos con respecto a estos ritos y el uso de estas estatuas, los portavoces del Vaticano y los miembros de los comités del Sínodo del Amazonas minimizaron o negaron el evidente carácter sincretista religioso de las estatuas. Sin embargo, sus respuestas fueron evasivas y contradictorias; fueron actos de acrobacias intelectuales y negaciones de evidencia obvia.

La compañía estadounidense de medios visuales «Getty Images» hizo una fotografía oficial de prensa de este ritual con esta descripción: «El Papa Francisco y el cardenal Cardenal Cláudio Hummes, Arzobispo Emérito de São Paulo, Presidente de la Red Eclesial Pan-Amazónica (REPAM), se paran en frente a una estatua que representa a la Pachamama (Madre Tierra) ». El reverendo Paulo Suess, participante del Sínodo del Amazonas, no dejó dudas sobre el carácter pagano de las ceremonias con las imágenes de madera en los Jardines del Vaticano y se atrevió incluso a recibir ritos paganos, diciendo: «Incluso si este era un rito pagano, sin embargo, es una adoración pagana a Dios. No se puede descartar el paganismo como nada» (17 de octubre, entrevista de Vatican News). En una declaración oficial, el 21 de octubre, la Red Eclesial Pan-Amazónica (REPAM) condenó el acto heroico de los hombres que habían arrojado las imágenes de madera al Tíber como un acto de «intolerancia religiosa». De este modo, desenmascararon las mentiras y los trucos con los que negaban el carácter religioso del veneradas imágenes de madera. Voluntarios de la Iglesia Carmelita Santa María en Traspontina, donde se exhibieron las estatuas de madera, corroboraron esta declaración, diciendo : «La madre [tallada] que traje de Brasil … que estaba en la procesión, bueno, la trajimos de Brasil. Fue realizado por un artista indígena, y le pedimos una obra de arte que simbolizara toda esa conexión de la Madre Tierra, de las mujeres, el aspecto femenino de Dios, que Dios es quien protege y nutre la vida». dijo, llamándolo tanto un símbolo de Madre Tierra como de Pachamama.

Fuentes objetivas señalan que la Pachamama es un objeto de veneración, una diosa a la que algunos bolivianos sacrifican llamas , una deidad de la tierra adorada por algunos peruanos , arraigada en las creencias y prácticas paganas incas .

3. Los católicos no pueden aceptar ningún culto pagano, ni ningún sincretismo entre las creencias y prácticas paganas y las de la Iglesia Católica. Los actos de adoración de encender una luz, inclinarse, postrarse o inclinarse profundamente en el suelo y bailar ante una estatua femenina desnuda, que no representa a Nuestra Señora ni a una santa canonizada de la Iglesia, viola los primeros Mandamientos de Dios: «Tú no tendrás dioses ajenos delante de mí» y la prohibición explícita de Dios, que ordena: «Ten cuidado de no levantar los ojos al cielo, y cuando veas el sol, la luna y las estrellas, todo el ejército del cielo, serás apartaos, adóralos y sírveles, cosas que el Señor tu Dios ha asignado a todos los pueblos debajo de todo el cielo» (Dt 4:19), y: «No se harán ídolos, ni imagen esculpida, ni criarán una imagen de pie».

Los apóstoles prohibieron incluso las más mínimas alusiones o ambigüedades con respecto a los actos de veneración de ídolos: «¿Y qué acuerdo tiene el templo de Dios con los ídolos?» (2 Cor, 6: 15-16), y «Huir de la idolatría. Las cosas que los gentiles sacrifican, sacrifican a los demonios, y no a Dios: y no quisiera que ustedes tengan comunión con los demonios. No puedes beber la copa del Señor y la copa de los demonios: no puedes ser partícipe de la mesa del Señor y de la mesa de los demonios. ¿Provocamos al Señor a los celos? ¿Somos más fuertes que él?» (1 Corintios 10:16, 21-22).

San Pablo, sin duda, diría a todos los que participaron activamente en los actos de veneración de las estatuas de la Pachamama, que simbolizan cosas materiales o creativas, estas palabras: «Pero ahora, después de eso, han conocido a Dios, o más bien son conocidos por Dios: ¿cómo volverte a los elementos débiles y necesitados, a los que deseas servir de nuevo?» (Gal 4: 9). Los paganos, de hecho, adoraban a los elementos como si fueran seres vivos. Y observando los actos religiosos sincretistas o al menos altamente ambiguos en los Jardines del Vaticano, en la Basílica de San Pedro y en la iglesia de Santa María en Traspontina, San Pablo diría: «Adoraron y sirvieron a la criatura en lugar del Creador, que es bendecido para siempre» (Rom 1:25) […]

4. La tradición ininterrumpida de la Iglesia evitó las más mínimas ambigüedades o colaboraciones con actos idólatras. Las explicaciones que dieron los portavoces del Vaticano y las personas relacionadas con el Sínodo del Amazonas, para justificar la veneración religiosa de la figura de madera de una mujer embarazada desnuda, fueron muy similares a los argumentos dados por los paganos en la época de los Padres. de la Iglesia, según lo informado por San Atanasio. San Atanasio refutó los seudos argumentos de los paganos, y sus refutaciones se aplican plenamente a las justificaciones dadas por las autoridades del Vaticano. San Atanasio dijo: «Se jactarán de que adoran y sirven, no meras existencias y piedras y formas de hombres y pájaros irracionales y animales y bestias rastreras, sino el sol y la luna y todo el universo celestial, y la tierra, deificando así la creación» (Contra Gentiles , 21, 1-3) y: «Se combinarán todos juntos, como un solo cuerpo, y dirán que el todo es Dios» (Contra Gentiles , 28, 2). «En lugar del Dios verdadero y verdadero, deificaron las cosas que no eran, sirviendo a la criatura en lugar del Creador (ver Rom. 1:25), involucrándose así en la necedad y la impiedad» (Contra Gentiles , 47, 2).

El apologista del siglo II, Atenágoras, dijo sobre la veneración de los elementos materiales por parte de los paganos: «Deifican los elementos y sus diversas partes, aplicándoles diferentes nombres en diferentes momentos. Dicen que Kronos es el tiempo, y Rea la tierra, y que Kronos la deja embarazada y da a luz, de donde es considerada como la madre de todos. Al no descubrir la grandeza de Dios, y al no poder elevarse en lo alto con su razón (porque no tienen afinidad por el lugar celestial), se extienden entre las formas de la materia y arraigan a la tierra, deifican los cambios de los elementos» (Apol. 22).

Las siguientes palabras del Segundo Concilio de Nicea son completamente aplicables a todos los eclesiásticos, quienes apoyaron los actos religiosos sincretistas mencionados anteriormente en Roma: «Muchos pastores han destruido mi vid, han contaminado mi porción. Porque siguieron a hombres impíos y confiaron en sus propios frenéticos calumniaron a la santa Iglesia, que Cristo nuestro Dios se ha abrazado a sí mismo, y no pudieron distinguir lo santo de lo profano, afirmando que los íconos de nuestro Señor y de sus santos no eran diferente de las imágenes de madera de los ídolos satánicos».

Según lo establecido por el Segundo Concilio de Nicea, la Iglesia permite la veneración con gestos exteriores de adoración, como reverencias, besos y bendiciones, sin otros símbolos, imágenes o estatuas sino «los iconos de nuestro Señor Dios y Salvador Jesucristo, el de Nuestra Señora Theotokos, las de los venerables ángeles y las de todas las personas santas. Siempre que se contemplen estas representaciones, harán que quienes las miren conmemoren y amen su prototipo».

5. Los creyentes en el Único Dios Verdadero siempre han trabajado para eliminar la adoración de dioses falsos y eliminar sus imágenes del medio del pueblo santo de Dios. Cuando los hebreos se inclinaron ante la estatua del Becerro de Oro, alentados y alentados por el alto clero, Dios condenó tales actos. Su siervo Moisés también condenó estos actos de «bienvenida y tolerancia» hacia las divinidades indígenas locales de aquellos tiempos y molió la estatua en polvo y la esparció sobre el agua (ver Ex. 32:20). Del mismo modo, los levitas fueron elogiados por detener a todos los que adoraban al becerro de oro (Ex 32:20,29). A lo largo de los siglos, los verdaderos católicos también han trabajado para derrocar los «poderes de esta oscuridad actual» (Efesios 6:12) y la veneración de las imágenes que los representan.

En medio de la consternación y la conmoción por la abominación perpetrada por los actos religiosos sincretistas en el Vaticano, toda la Iglesia y el mundo han sido testigos de un acto altamente meritorio, valiente y digno de elogio de algunos valientes caballeros cristianos, que el 21 de octubre expulsaron las estatuas idólatras de madera de La Iglesia de Santa María en Traspontina en Roma, y ​​los arrojó al Tíber. […]

El Papa San Gregorio Magno, en una carta a San Aethelbert, el primer rey cristiano de Inglaterra, lo exhorta a destruir imágenes idólatras: «Suprime la adoración de ídolos; derrocar sus edificios y santuarios » (Bede, Historia Eclesiástica , Libro I).

San Bonifacio, el Apóstol de Alemania, derribó con su propia mano un roble dedicado al ídolo Thor o Donar, que no solo era religioso, sino también un símbolo de la protección de los soldados, de la vegetación e incluso de la fertilidad de los indígenas. cultura de las tribus germánicas.

San Vladimir, el primer príncipe cristiano en Kiev, pasó a tener los ídolos de madera que había erigido, derribado y cortado en pedazos. La estatua de madera del principal dios pagano, Perun, la arrojó al río Dnieper. Este acto de San Vladimir recuerda mucho al acto heroico de esos caballeros cristianos, que el 21 de octubre de 2019 arrojaron al río Tíber las estatuas de madera de la cultura indígena pagana de las tribus amazónicas.

Si las acciones de Moisés, de Nuestro Señor Jesucristo al expulsar violentamente a los mercaderes del Templo, de San Bonifacio y de San Vladimir hubieran tenido lugar en nuestros tiempos, los portavoces del Vaticano seguramente los habrían condenado como actos religiosos y culturales. intolerancia y robo.

7. En vista de los requisitos de la adoración y adoración auténticas del Único Dios Verdadero, la Santísima Trinidad y Cristo Nuestro Salvador, en virtud de mi ordenación como obispo católico y sucesor de los Apóstoles, y con verdadera fidelidad y amor. Para el Romano Pontífice, el Sucesor de Pedro, y por su tarea de presidir la Cátedra de la verdad (cathedra veritatis), condeno la veneración del símbolo pagano de Pachamama en los Jardines del Vaticano, en la basílica de San Pedro, y en la iglesia romana de Santa María en Traspontina.

Sería bueno para todos los verdaderos católicos, ante todo obispos y luego sacerdotes y fieles laicos, formar una cadena mundial de oraciones y actos de reparación por la abominación de la veneración de los ídolos de madera perpetrados en Roma durante el Sínodo del Amazonas. […]

La reacción honesta y cristiana al baile alrededor de la Pachamama, el nuevo Becerro de Oro, en el Vaticano debería consistir en una protesta digna, una corrección de este error y, sobre todo, en actos de reparación.[…]

Se podría proponer para este objetivo la siguiente oración

«Santísima Trinidad, Padre, Hijo y Espíritu Santo, recibe de las manos de la Inmaculada Madre de Dios y de la Virgen María desde nuestro contrito corazón un acto sincero de reparación por los actos de adoración de ídolos y símbolos de madera que ocurrieron en Roma, la Ciudad Eterna y el corazón del mundo católico, durante el Sínodo para el Amazonas. Derrama en el corazón de Nuestro Santo Padre el Papa Francisco, de los Cardenales, de los Obispos, de los sacerdotes y fieles laicos, tu Espíritu, que expulsará la oscuridad de las mentes, para que puedan reconocer la impiedad de tales actos, que ofendió a tu majestad divina y te ofrezcan actos de reparación públicos y privados.

Derrama en todos los miembros de la Iglesia la luz de la plenitud y belleza de la fe católica. Enciende en ellos el ardiente celo de llevar la salvación de Jesucristo, verdadero Dios y verdadero hombre, a todos los hombres, especialmente a las personas en la región amazónica, que todavía están esclavizadas al servicio de materiales débiles y cosas perecederas, tal como son los símbolos e ídolos sordos y mudos de la madre tierra, a todas las personas y especialmente a las personas de las tribus amazónicas, que no tienen la libertad de los hijos de Dios, y que no tienen la felicidad indescriptible de conocer a Jesucristo y tener en Él parte en la vida de tu naturaleza Divina.

Santísima Trinidad, Padre, Hijo y Espíritu Santo, tú, el único Dios verdadero, fuera de quien no hay otro dios ni salvación, ten piedad de tu Iglesia. Mira especialmente las lágrimas y los suspiros contritos y humildes de los pequeños en la Iglesia, mira las lágrimas y las oraciones de los niños pequeños, de los adolescentes, de los hombres y mujeres jóvenes, de los padres y madres de familia y también de los verdaderos héroes cristianos, quienes en su celo por tu gloria y en su amor por la Madre Iglesia arrojaron al agua los símbolos de abominación que la contaminaron. Ten piedad de nosotros: ¡perdónanos, Señor!, parce Domine, parce Domine! Ten piedad de nosotros: Kyrie eleison

http://www.infocatolica.com/?t=noticia&cod=36138

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