Mirabilissimo100’s Weblog

marzo 31, 2009

AFGHANISTAN: LEGGE AMMETTE LO STUPRO DELLE MOGLI

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AFGHANISTAN: LEGGE AMMETTE LO STUPRO DELLE MOGLI

 

AGI) – Londra, 31 mar. – Il presidente afghano, Hamid Karzai, ha firmato una legge che modifica il diritto di famiglia sciita legalizzando lo stupro della moglie da parte del marito e proibendo alle donne sposate di uscire di casa senza il permesso del coniuge. A denunciarlo all'”Independent” sono state fonti delle Nazioni Unite e diverse associazioni per i diritti delle donne che operano in Afghanistan. La riforma riguarda solo gli sciiti, per lo piu’ appartenenti all’etnia hazara, la terza del Paese, il cui voto Karzai ha voluto probabilmente corteggiare in vista delle presidenziali di agosto. All’articolo 132 la nuova legge stabilisce che le mogli devono assecondare i desideri sessuali dei loro mariti e prevede che un uomo possa aspettarsi di avere rapporti con la moglie “almeno una volta ogni quattro notti”, a meno che la consorte non sia indisposta. C’e’ inoltre un tacito consenso per i matrimoni con bambine e si proibisce alla donna di uscire di casa senza il permesso del marito. Il testo della legge e’ stato rivelato da fonti del Palazzo di Vetro al quotidiano inglese. Il progetto di legge giaceva in parlamento da piu’ di un anno e solo a febbraio e’ stato fatto dibattere da Karzai, in cerca di alleati nel braccio di ferro con l’opposizione sulla sua proroga in vista delle presidenziali. “Abbiamo detto a Kabul pubblicamente che questa legge deve essere modificata o che comunque ci aspettiamo un segnale chiaro che smentisca la possibilita’ che una legge del genere possa vedere la luce”, ha commentato il ministro degli Esteri, Franco Frattini dall’Aja, dove ha preso parte alla Conferenza internazionle sull’Afghanistan.
  http://www.agi.it/estero/notizie/200903311753-est-rt11259-art.html

http://www.asca.it/news-AFGHANISTAN__CARFAGNA__NO_A_LEGGE_CONTRO_LE_DONNE-819652-ORA-.html

VIOLENTAVA BIMBO DI 10 ANNI, ARRESTATO ECUADORIANO

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VIOLENTAVA BIMBO DI 10 ANNI, ARRESTATO ECUADORIANO
 
(AGI) – Milano, 31 mar. – Un ecuadoriano di 42 anni e’ stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Milano con l’accusa di violenza sessuale ai danni di un bimbo di 10 anni.
  Secondo quanto accertato dagli investigatori, l’uomo aveva avvicinato il piccolo in una comunita’ del paese e dopo averlo abusato lo aveva costretto a compiere gli stessi abusi su un bimbo di 5 anni. Le indagini sono partite proprio dalla denuncia dei genitori del bimbo piu’ piccolo che un giorno hanno visto tornare a casa il loro figlio in lacrime.
http://www.agi.it/ultime-notizie-page/200903311719-cro-rom1105-art.html

«Chattava con altri uomini e l’ho uccisa»

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Catania donna decapitata, il marito:
«Chattava con altri uomini e l’ho uccisa»

L’uomo si era costituito: a scatenare la furia omicida una e-mail. Al delitto hanno assistito il figlio e la madre della vittima

 

CATANIA (30 marzo) – «Non sopportavo più la situazione, il suo comportamento, ero disperato». Così Giuseppe Castro, 35 anni, disoccupato, ha spiegato agli inquirenti perché ha ucciso, decapitandola, la moglie, Maria Pia Scuto, 41 anni, nella loro casa a Catania davanti agli occhi del figlio 15enne e della madre di lei che hanno confermato che ammazzare la Scuto è stato Castro. L’uomo, reo-confesso, è stato arrestato per uxoricidio.

Alla base del delitto ci sarebbero la gelosia e i continui litigi tra moglie e marito perché la vittima era solita chattare con uomini. A scatenare la follia il ritrovamento di e-mail indirizzate alla moglie. 

L’aggressione. A raccontare la dinamica dell’omicidio proprio il figlio, che inizialmente si era accusato dell’omicidio per proteggere il padre. Castro  ha affiancato la moglie come se volesse abbracciarla e che invece all’improvviso l’ha bloccata e con un colpo di coltello da cucina le ha reciso la carotide e quasi le ha staccato di netto la testa dal collo prima di infierire anche sulla schiena. Il ragazzo racconta anche il difficile menage dei suoi genitori, aggravato forse dal fatto che il padre, di sei anni più giovane della moglie, non aveva un lavoro. Maria Pia Scuto apparteneva infatti a una famiglia benestante ed era economicamente indipendente dal marito. La ricostruzione dell’uxoricidio viene confermata anche dalla madre della vittima. La donna continua a imprecare contro il genero, con il quale, raccontano i vicini, non era mai andata d’accordo. Anzi pare che i contrasti tra suocera e genero fossero anche tra i temi scatenanti delle liti continue tra i due coniugi. 

Il corpo della donna
è stato trovato nell’ingresso della cucina della casa della coppia, al settimo piano di un edificio di via Costanza, con la testa quasi recisa dal collo. Era in una pozza di sangue. La madre della vittima, quando sono arrivati i carabinieri, stava spazzando per terra, cercando di pulire il pavimento.

Tra confessioni e ripensamenti. L’uomo aveva prima confessato l’omicidio, poi ritrattato. A quel punto il figlio aveva detto di essere stato lui a uccidere la madre. Confessione al solo scopo di proteggere il padre perché non sopportava che questi andasse in prigione, lasciando da sole anche  le altre due sue sorelline di 6 e 8 anni. Il ragazzo dopo l’uccisione della madre avrebbe telefonato a una cugina dicendo «venite, venite la mamma non c’è più».

I computer trovati in casa sono stati sequestrati
. Nessuna traccia per ora dell’arma con cui è stata uccisa la donna, figlia di un noto imprenditore edile della città siciliana, Gregorio Scuto, deceduto nel 1988. 

 
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=52757&sez=HOME_INITALIA

Tragedia nel Mediterraneo, naufragano 4 barconi: centinaia i dispersi in mare

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Tragedia nel Mediterraneo, naufragano 4 barconi: centinaia i dispersi in mare

L’ultimo bilancio parla di centinaia dispersi nel canale di Sicilia: 23 i corpi recuperati senza vita e solo 21 superstiti

31/03/2009

Ormai il tratto di mare tra la Libia e la Sicilia sta diventando un cimitero sottomarino. Tante, troppe tragedie verso quel sogno per una vita migliore. Sono ormai in migliaia gli sfortunati che ogni anno tentato il viaggio della speranza dalle coste del Nord Africa con destinazione Lampedusa o Capo Passero. A volte arrivano stremati, e vengono internati nei centri di prima accoglienza, altre volte non riescono neanche ad avvistare le spiagge siciliane perché trovano la morte in mare. Barconi fatiscenti, cattive condizioni climatiche per un tratto di mare impervio, e mercanti di anime senza scrupoli trasformano la speranza di donne uomini e bambini in un viaggio verso l’aldilà. Il canale di Sicilia come il fiume Stige degli inferi, gli scafisti come Caronte.

E nelle ultime ore il massiccio arrivo di barconi, e naufragi, nelle coste siciliane aveva fatto scattare l’allarme. Ma nuovamente non si è potuta evitare la strage. Una vera ecatombe: si parla di quattro imbarcazioni in difficoltà non lontano dalla costa della Libia. Di queste due sono sicuramente affondate, delle altre due non si sa niente. Per il momento sono state tratte in salvo 23 persone mentre di altre 21 sono stati recuperati i corpi senza vita. I dispersi: considerando che su una imbarcazione affondata si trovavano 253 persone e sull´altra 365, sono pertanto più di 500. Il ministero dell’Interno libico ha reso noto che una nave cisterna italiana ha salvato 350 clandestini che si trovavano a bordo di una imbarcazione alla deriva. Ma il bilancio delle vittime si aggiorna ora dopo ora. Una strage immane, come quella del Natale 1996, quando 300 clandestini persero la vita al largo di Porto Palo, diventando uno dei più tragici naufragi nella storia del Mediterraneo.

E non si fermano, comunque, i viaggi della disperazione verso l’Italia: oltre 400 extracomunitari sono approdati infatti nelle ultime ore sulle coste della Sicilia orientale, dopo i 222 giunti ieri a Lampedusa. Ci si chiede quando si scriverà la parola fine a questo suicidio. Per il momento il ministro dell´Interno Roberto Maroni, ha assicurato che gli sbarchi termineranno il 15 maggio prossimo, quando entrerà in vigore l’accordo siglato dal governo italiano con quello libico sul pattugliamento congiunto delle coste.

Fabrizio Maggiore
http://www.90011.it/articolo.asp?idNotizia=5453&tags=immigrati-naufragio-clandestini-tragedia

Maddaloni – I testimoni di Geova commemoreranno la morte del nostro Signore Gesù

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RELIGIONE | Maddaloni – I testimoni di Geova commemoreranno la morte del nostro Signore Gesù Cristo Giovedì 9 Aprile , radunandosi dopo il tramonto nelle oltre 3.OOO comunità presenti in tutta Italia.
Si tratta della più importante celebrazione di questa confessione cristiana e trae origine dal comando che diede Gesù stesso agli apostoli durante l’ultima cena: “Continuate a fare questo in ricordo di me”. Ogni anno la Commemorazione della morte di Gesù viene celebrata dai testimoni di Geova nel giorno in cui secondo le scritture morì il Figlio di Dio, corrispondente al 14 nisan del calendario ebraico.
Nel nostro paese lo scorso anno hanno assistito alla celebrazione 430.890 mila persone, tra testimoni di Geova e simpatizzanti. A livello mondiale sono stati circa 18.000.000 milioni coloro che si sono radunati per l’evento nelle oltre l00.000 comunità presenti in 236 nazioni. Come avviene in tutti gli incontri dei Testimoni, l’ingresso è libero e non si fanno collette.
Nella zona del Beneventano e Casertano si terranno: Maddaloni: Sala del Regno dei Testimoni di Geova in Via Pardo n.1, alle ore 19.15 e alle ore 20.45(secondo turno) S.Felice a Cancello: presso la Scuola Media Via XXI Giugno alle ore 19.30.

Benevento:presso la Sala del Regno dei Testimoni di Geova in Via Tommaso Bucciano 36 Orari: 19,15 e 20,45. Sempre a Benevento anche in lingua russa in viale Principe di Napoli 98 alle ore 19,15 Montesarchio: Ristorante Campo Verde Ore 19:30

S. Agata dei Goti: presso la Sala del Regno dei Testimoni di Geova in Via Santisi 25
La celebrazione avrà inizio con un canto e una breve preghiera. Dopo di che un ministro di culto pronuncerà un discorso per chiarire le ragioni per cui Geova Dio mandò Suo Figlio sulla terra a morire per tutta l’umanità. Come fece Gesù durante l’ultima cena, durante il discorso saranno passati fra i presenti pane non lievitato e vino rosso, che per i testimoni di Geova simboleggiano rispettivamente il corpo e il sangue di Gesù. Infine, un altro canto e una preghiera concluderanno la cerimonia, che in tutto durerà circa un’ora.

Fonte : comunicato stampa

 

http://www.casertanews.it/public/articoli/200903/art_20090330131324.htm

Celebriamo la vicina festa del Signore con autenticità di fede

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Dalle «Lettere pasquali» di sant’Atanasio, vescovo
(Lett. 14, 1-2; PG 26, 1419-1420)

Celebriamo la vicina festa del Signore con autenticità di fede

 

Il Verbo, Cristo Signore, datosi a noi interamente ci fa dono della sua visita. Egli promette di restarci ininterrottamente vicino. Per questo dice: «Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20).
Egli è pastore, sommo sacerdote, via e porta e come tale si rende presente nella celebrazione della solennità. Viene fra noi colui che era
atteso, colui del quale san Paolo dice: «Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato» (1 Cor 5, 7). Si verifica anche ciò che dice il salmista: O mia esultanza, liberami da coloro che mi circondano (cfr. Sal 31, 7). Vera esultanza e vera solennità è quella che libera dai mali. Per conseguire questo bene ognuno si comporti santamente e dentro di sé mediti nella pace e nel timore di Dio.
Così facevano anche i santi. Mentre erano in vita si sentivano nella gioia come in una continua festa. Uno di essi, il beato Davide, si alzava di notte non una volta sola ma sette volte e con la preghiera si rendeva propizio Dio. Un altro, il grande Mosè, esultava con inni, cantava lodi per la vittoria riportata sul faraone e su coloro che avevano oppresso gli Ebrei. E altri ancora, con gioia incessante attendevano al culto sacro, come Samuele ed il profeta Elia.
Per questo loro stile di vita essi raggiunsero la libertà e ora fanno festa in cielo. Ripensano con gioia al loro pellegrinaggio terreno, capaci ormai di distinguere ciò che era figura e ciò che è divenuto finalmente realtà.
Per prepararci, come si conviene, alla grande solennità che cosa dobbiamo fare? Chi dobbiamo seguire come guida? Nessun altro certamente, o miei cari, se non colui che voi stessi chiamate, come me, «Nostro Signore Gesù Cristo». Egli per l’appunto dice: «Io sono la via» (Gv 14, 6). Egli è colui che, al dire di san Giovanni, «toglie il peccato del mondo «(Gv 1, 29). Egli purifica le nostre anime, come afferma il profeta Geremia: «Fermatevi nelle strade e guardate, e state attenti a quale sia la via buona, e in essa troverete la rigenerazione delle vostre anime» (cfr. Ger 6, 16). 
Un tempo era il sangue dei capri e la cenere di un vitello ad aspergere quanti erano immondi. Serviva però solo a purificare il corpo. Ora invece, per la grazia del Verbo di Dio, ognuno viene purificato in modo completo nello spirito.
Se seguiremo Cristo potremo sentirci già ora negli altri della Gerusalemme celeste e anticipare e pregustare anche la festa eterna. Così fecero gli
apostoli, costituiti maestri della grazia per i loro coetanei ed anche per noi. Essi non fecero che seguire il Salvatore: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito» (Mt 19, 27).
Seguiamo anche noi il Signore, cioè imitiamolo, e così avremo trovato il modo di celebrare la festa non soltanto esteriormente, ma nella maniera più fattiva, cioè non solo con le parole, ma anche con le opere.

http://groups.google.com/group/centro-religione-cristiana?hl=it

SALMO 22

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Salmo   Sal 22

Con te, Signore, non temo alcun male.

 

 

 

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla;
su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per amore del suo nome.

Se dovessi camminare in una valle oscura,
non temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici;
cospargi di olio il mio capo.
Il mio calice trabocca.

Felicità e grazia mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
e abiterò nella casa del Signore
per lunghissimi anni.

 

http://groups.google.com/group/ebrei-per-gesu?hl=it

SALMO 50

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Tu gradisci, o Dio, gli umili di cuore.

 

 

 

 

 

 

 

 

Salmo 50

Pietà di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.

Tu non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato,
tu, o Dio, non disprezzi.

Nel tuo amore fa’ grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l’olocausto e l’intera oblazione.

 

IO VOGLIO L’AMORE E NON IL SACRIFICIO

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IO VOGLIO L’AMORE E NON IL SACRIFICIO
 

Dal libro del profeta Osea : 6, 1-6

“Venite, ritorniamo al Signore: egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
Dopo due giorni ci ridarà la vita e il terzo ci farà rialzare
e noi vivremo alla sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore,
la sua venuta è sicura come l’aurora.
Verrà a noi come la pioggia di autunno,
come la pioggia di primavera, che feconda la terra”.
Che dovrò fare per te, Efraim,
che dovrò fare per te, Giuda?
Il vostro amore è come una nube del mattino,come la rugiada che all’alba svanisce.
Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti,li ho uccisi con le parole della mia bocca
e il mio giudizio sorge come la luce: poiché voglio l’amore e non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocausti.

 

 

 http://groups.google.com/group/ebrei-per-gesu?hl=it

 

LA CHIESA CATTOLICA HA TRASFORMATO LA CHIESA IN UN TEATRO

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DIO VERO E’ QUELLO DELLE SACRE SCRITTURE.
GESU’ HA ORDINATO AGLI APOSTOLI DI PREDICARE IL SUO VANGELO
E NON VANGELI INVENTATI DAGLI UOMINI E TANTO MENO IN VERSIONE TEATRALE.
GESU’ NON HA USATO TEATRO E BALLERINI PER INSEGNARE IL VANGELO,
A QUEI TEMPI I ROMANI AVEVANO RIEMPITO LA PALESTINA DI TEATRI ED ARENE,
EPPURE GESU’ INSEGNAVA LA PORTA STRETTA; MATTEO: 7, 13-14,
 QUELLA DEL SACRIFICIO E DELL’ABNEGAZIONE; MATTEO: 16,24-27.

DALLE STATISTICHE RISULTA CHE LE CHIESE SONO VUOTE DA QUANDO
HANNO SMESSO DI ESSERE CRISTIANE PER DIVENTARE TEATRI DI CONCERTI
MUSICA E JESUS CHRIST SUPERSTAR-PERFINO DURANTE LA SANTA MESSA USANO DANZE.
 
SE NON C’E’ SACRO TIMORE DI DIO NON CI PUO’ ESSERE FEDE.
RIDICOLIZZARE DIO CON DANZE E BALLERINI FA PERDERE LA FEDE.
 
DOPO IL CONCILIO VATICANO II LA CHIESA CATTOLICA  E’ SOTTO IL POTERE MASSONICO
E QUINDI SI CAPISCONO CERTE SCELTE ERETICHE E BLAFEME NELLA CHIESA.

 

 

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