Mirabilissimo100’s Weblog

settembre 30, 2009

Terremoto in Indonesia, 75 morti. A Samoa 130 vittime

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Dopo lo tsunami che ha devastato le coste di Samoa e Tonga, un forte sisma ha fatto tremare l’isola indonesiana di Sumatra, dove sono crollate case, albergi, negozi, scuole e ospedali. Il bilancio accertato per ora è di 75 vittime, ma si teme che possa crescere considerato – ha detto il vicepresidente indonesiano – che sono crollate scuole, negozie e alberghi. Forte scossa anche tra Peru e Bolivia, di magnitudo 6.3

Unità di crisi: “Forse oltre 1000 morti”

Terremoto in Indonesia, 75 morti. A Samoa 130 vittime

 

Jakarta, 30-09-2009

Dopo lo tsunami che ha devastato le coste di Samoa e Tonga, un forte sisma ha fatto tremare l’isola indonesiana di Sumatra, dove sono crollate case, albergi, negozi, scuole e ospedali. Il bilancio accertato per ora è di 75 vittime, ma si teme che possa crescere considerato – ha detto il vicepresidente indonesiano – che sono crollate scuole, negozie e alberghi.

Le vittime del devastante terremoto a Sumatra si teme possano “essere più di mille”. Lo ha annunciato il capo dell’unità di crisi del Ministero della Salute indonesiano Rustam Pakaya.

E’ stato lanciato un allarme tsunami per gli Stati limitrofi allla Malesia, Singapore.  Nella località di Padang città e hotel hanno subito ingenti danni a causa del sisma che ha anche provocato un incendio.

Una fonte del ministero della Sanità ha aggiunto che sono “migliaia persone rimaste intrappolate sotto le macerie” e che a Padang è crollato un ospedale.

Il terremoto (7,6 gradi sulla scala Richter) è avvenuto alle 17,16 locali, quando in Italia erano le 12,16, ed è stato registrato a 50 chilometri dalla costa, vicino la città di Padang (ma è stato avvertito nella vicina Singapore, dove in molti sono fuggiti in strada, e in persino Kuala Lampur, in Malaysia).

Le immagini televisive rimandano scene di devastazione: case crollate, pile di detriti. Un’emittente tv ha detto che il tetto dell’aeroporto di Padang è stato raso al suolo. Una fonte ha raccontato che a Padang regna il panico, con ponti crollati e l’acqua nelle strade perché si sono interrotte molte condutture.

A Sumatra ci sono i più importanti siti petroliferi del Paese e il più antico terminal di gas liquido naturale, ma per il momento non risultano danni alle strutture.

Padang, capoluogo della provincia indonesiana di Sumatra Occidentale, si trova sopra una delle zone più attive lungo l’Anello di Fuoco, il sistema di faglie sottostanti la regione del sud-est asiatico, che nel 2004 innescò lo tsunami che provocò 260.000 morti.

L’Unità di Crisi del ministero degli Esteri si è messa subito in contatto con le rappresentanze diplomatiche italiane in Indonesia e sta verificando la presenza di connazionali in loco. Per ora non ha notizia di italiani che sarebbero rimasti vittime del forte sisma. I contatti sono complicati dal fatto che il terremoto ha interrotto molte linee di comunicazione.

Samoa il giorno dopo
Intanto Samao e Tonga, il giorno dopo lo tsunami, fanno i conti con il disastro. L’onda anomala che si è abbattuta sulle isole ha ucciso almeno 130 persone. Tutti in salvo gli italiani. “A Samoa ci sono solo 16 italiani, che sono stati contattati e stanno tutti bene”, ha riferito l’ambasciatore italiano presso la Nuova Zelanda, Gioacchino Trizzino. “Solo il resort turistico di un’italiana”, ha aggiunto, “è stato distrutto dallo tsunami, ma la donna è riuscita a mettersi in salvo fuggendo immediatamente all’arrivo dell’onda”. Ma ci sono villaggi distrutti e centinaia di feriti: una catastrofe che ha spinto il presidente Obama a intervenire ordinando l’invio di aiuti federali al territorio americano d’oltremare. Un C-130 dell’esercito è partito da Honolulu verso l’arcipelago, carico dei primi soccorsi.

Secondo il governatore delle Samoa americane, Togiola Tulafono, il sud dell’isola principale, Tutuila, è “devastato”. Le immagini televisive mostrano la costa spazzata via dall’onda anomala, abitazioni distrutte e imbarcazioni da pesca portate decine di metri all’interno della terra ferma.

L’allarme tsunami era stato lanciato dopo che un sisma di 8 gradi sulla scala Richter era stato registrato a 18 chilometri di profondità al largo delle Samoa.

 

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=132363

Sisma di 8 gradi Richter. Colpite le Samoa americane con onde di 4-6 metri

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È la scossa più forte al mondo negli ultimi due anni

Terremoto nel Pacifico,
tsunami provoca alcune vittime

Sisma di 8 gradi Richter. Colpite le Samoa americane con onde di 4-6 metri. Rientra l’allarme alle Hawaii

MILANO – Uno tsunami generato da un terremoto di 8 gradi della scala Richter ha provocato alcune vittime nelle isole Samoa americane. Ancora incerto il numero dei morti. Il sisma è avvenuto alle 19,48 ora italiana (le 6,48 di mercoledì 30 settembre ora locale) nell’oceano Pacifico a circa 200 km a sud-ovest delle isole Samoa. Il centro del sisma è stato posizionato a 18 km di profondità. Si tratta del sisma più forte al mondo dal 12 settembre 2007, quando avvenne un terremoto di 8,5 Richter a sud-ovest di Sumatra, in Indonesia.

TSUNAMI – Vista l’intensità del terremoto, è stata subito diramata un’allerta tsunami in buona parte del Pacifico. Secondo le prime testimonianze dirette che giungono dal Pacifico, la costa di Pago Pago (Samoa americane) è stata colpita da quattro onde tra 4,6 e 6 metri d’altezza che sono penetrate all’interno dell’isola di Tutuila per 0,8-1,6 km. Secondo il Centro tsunami delle Hawaii, gli strumenti a Pago Pago hanno registrato un’onda di 1,57 metri. Un neozelandese ha detto alla radio che il villaggio di Sau Sau Beach Fale è stato spazzato via. Lo tsunami è arrivato a Pago Pago circa dieci minuti dopo la scossa. Il centro visitatori del Parco nazionale è interamente distrutto. Ad Apia, capitale di Samoa, dopo l’allarme la gente è uscita dalle case per portarsi nelle zone più elevate dell’isola, dove ci sono state anche alcune frane. L’allarme tsunami è stato esteso fino alla costa est australiana, in Nuova Zelanda, in Papua-Nuova Guinea e alle Hawaii (dove dopo qualche ora è rientrato).

SUBDUZIONE – La zona dove è avvenuto il terremoto è geologicamente complessa al confine tra la placca pacifica e quella indo-australiana, con la prima che subduce (s’infila sotto) la seconda. Il confine scorre più o meno in direzione est-ovest, ma nella zona dove c’è stata la scossa cambia direzione e diventa sud-est:nord-ovest. Infatti dopo il terremoto la frattura si è estesa e si sono registrate scosse (di 5,6, 5,8 e 5 gradi) a ovest della linea di subduzione a conferma del movimento verso la profondità della zolla pacifica.

 

http://www.corriere.it/esteri/09_settembre_29/terremoto-pacifico-allarme_51e472da-ad2b-11de-a07d-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano

SAN MICHELE ARCANGELO

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San Michele Arcangelo

29 settembre

 

Nel Nuovo Testamento il termine “arcangelo” è attribuito a Michele. Solo in seguito venne esteso a Gabriele e Raffaele, gli unici tre arcangeli riconosciuti dalla Chiesa, il cui nome è documentato nella Bibbia. San Michele, “chi come Dio?”, è capo supremo dell’esercito celeste, degli angeli fedeli a Dio. Antico patrono della Sinagoga oggi è patrono della Chiesa Universale, che lo ha considerato sempre di aiuto nella lotta contro le forze del male.

 

Il nome dell’arcangelo Michele, che significa “chi è come Dio ?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell’Apocalisse di s. Giovanni Evangelista e in tutte le cinque volte egli è considerato “capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli; esso sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla terra.
In altre scritture, il dragone è un angelo che aveva voluto farsi grande quanto Dio e che Dio fece scacciare, facendolo precipitare dall’alto verso il basso, insieme ai suoi angeli che lo seguivano.
Michele è stato sempre rappresentato e venerato come l’angelo-guerriero di Dio, rivestito di armatura dorata in perenne lotta contro il Demonio, che continua nel mondo a spargere il male e la ribellione contro Dio.
Egli è considerato allo stesso modo nella Chiesa di Cristo, che gli ha sempre riservato fin dai tempi antichissimi, un culto e devozione particolare, considerandolo sempre presente nella lotta che si combatte e si combatterà fino alla fine del mondo, contro le forze del male che operano nel genere umano.
Dante nella sua ‘Divina Commedia’ pone il demonio (l’angelo Lucifero) in fondo all’inferno, conficcato a testa in giù al centro della terra, che si era ritirata al suo cadere, provocando il grande cratere dell’inferno dantesco. Dopo l’affermazione del cristianesimo, il culto per san Michele, che già nel mondo pagano equivaleva ad una divinità, ebbe in Oriente una diffusione enorme, ne sono testimonianza le innumerevoli chiese, santuari, monasteri a lui dedicati; nel secolo IX solo a Costantinopoli, capitale del mondo bizantino, si contavano ben 15 fra santuari e monasteri; più altri 15 nei sobborghi.
Tutto l’Oriente era costellato da famosi santuari, a cui si recavano migliaia di pellegrini da ogni regione del vasto impero bizantino e come vi erano tanti luoghi di culto, così anche la sua celebrazione avveniva in tanti giorni diversi del calendario.
Perfino il grande fiume Nilo fu posto sotto la sua protezione, si pensi che la chiesa funeraria del Cremlino a Mosca in Russia, è dedicata a S. Michele. Per dirla in breve non c’è Stato orientale e nord africano, che non possegga oggetti, stele, documenti, edifici sacri, che testimoniano la grande venerazione per il santo condottiero degli angeli, che specie nei primi secoli della Chiesa, gli venne tributata.
In Occidente si hanno testimonianze di un culto, con le numerosissime chiese intitolate a volte a S. Angelo, a volte a S. Michele, come pure località e monti vennero chiamati Monte Sant’Angelo o Monte San Michele, come il celebre santuario e monastero in Normandia in Francia, il cui culto fu portato forse dai Celti sulla costa della Normandia; certo è che esso si diffuse rapidamente nel mondo Longobardo, nello Stato Carolingio e nell’Impero Romano.
In Italia sano tanti i posti dove sorgevano cappelle, oratori, grotte, chiese, colline e monti tutti intitolati all’arcangelo Michele, non si può accennarli tutti, ci fermiamo solo a due: Tancia e il Gargano.
Sul Monte Tancia, nella Sabina, vi era una grotta già usata per un culto pagano, che verso il VII secolo, fu dedicata dai Longobardi a S. Michele; in breve fu costruito un santuario che raggiunse gran fama, parallela a quella del Monte Gargano, che comunque era più antico.
La celebrazione religiosa era all’8 maggio, data praticata poi nella Sabina, nel Reatino, nel Ducato Romano e ovunque fosse estesa l’influenza della badia benedettina di Farfa, a cui i Longobardi di Spoleto, avevano donato quel santuario.
Ma il più celebre santuario italiano dedicato a S. Michele, è quello in Puglia sul Monte Gargano; esso ha una storia che inizia nel 490, quando era papa Gelasio I; la leggenda racconta che casualmente un certo Elvio Emanuele, signore del Monte Gargano (Foggia) aveva smarrito il più bel toro della sua mandria, ritrovandolo dentro una caverna inaccessibile.
Visto l’impossibilità di recuperarlo, decise di ucciderlo con una freccia del suo arco; ma la freccia inspiegabilmente invece di colpire il toro, girò su sé stessa colpendo il tiratore ad un occhio. Meravigliato e ferito, il signorotto si recò dal suo vescovo s. Lorenzo Maiorano, vescovo di Siponto (odierna Manfredonia) e raccontò il fatto prodigioso.
Il presule indisse tre giorni di preghiere e di penitenza; dopodiché s. Michele apparve all’ingresso della grotta e rivelò al vescovo: “Io sono l’arcangelo Michele e sto sempre alla presenza di Dio. La caverna è a me sacra, è una mia scelta, io stesso ne sono vigile custode. Là dove si spalanca la roccia, possono essere perdonati i peccati degli uomini…Quel che sarà chiesto nella preghiera, sarà esaudito. Quindi dedica la grotta al culto cristiano”.
Ma il santo vescovo non diede seguito alla richiesta dell’arcangelo, perché sul monte persisteva il culto pagano; due anni dopo, nel 492 Siponto era assediata dalle orde del re barbaro Odoacre (434-493); ormai allo stremo, il vescovo e il popolo si riunirono in preghiera, durante una tregua, e qui riapparve l’arcangelo al vescovo s. Lorenzo, promettendo loro la vittoria, infatti durante la battaglia si alzò una tempesta di sabbia e grandine che si rovesciò sui barbari invasori, che spaventati fuggirono.
Tutta la città con il vescovo, salì sul monte in processione di ringraziamento; ma ancora una volta il vescovo non volle entrare nella grotta. Per questa sua esitazione che non si spiegava, s. Lorenzo Maiorano si recò a Roma dal papa Gelasio I (490-496), il quale gli ordinò di entrare nella grotta insieme ai vescovi della Puglia, dopo un digiuno di penitenza.
Recatosi i tre vescovi alla grotta per la dedicazione, riapparve loro per la terza volta l’arcangelo, annunziando che la cerimonia non era più necessaria, perché la consacrazione era già avvenuta con la sua presenza. La leggenda racconta che quando i vescovi entrarono nella grotta, trovarono un altare coperto da un panno rosso con sopra una croce di cristallo e impressa su un masso l’impronta di un piede infantile, che la tradizione popolare attribuisce a s. Michele.
Il vescovo san Lorenzo fece costruire all’ingresso della grotta, una chiesa dedicata a s. Michele e inaugurata il 29 settembre 493; la Sacra Grotta è invece rimasta sempre come un luogo di culto mai consacrato da vescovi e nei secoli divenne celebre con il titolo di “Celeste Basilica”.
Attorno alla chiesa e alla grotta è cresciuta nel tempo la cittadina di Monte Sant’Angelo nel Gargano. I Longobardi che avevano fondato nel secolo VI il Ducato di Benevento, vinsero i feroci nemici delle coste italiane, i saraceni, proprio nei pressi di Siponto, l’8 maggio 663, avendo attribuito la vittoria alla protezione celeste di s. Michele, essi presero a diffondere come prima accennato, il culto per l’arcangelo in tutta Italia, erigendogli chiese, effigiandolo su stendardi e monete e instaurando la festa dell’8 maggio dappertutto.
Intanto la Sacra Grotta diventò per tutti i secoli successivi, una delle mete più frequentate dai pellegrini cristiani, diventando insieme a Gerusalemme, Roma, Loreto e S. Giacomo di Compostella, i poli sacri dall’Alto Medioevo in poi.
Sul Gargano giunsero in pellegrinaggio papi, sovrani, futuri santi. Sul portale dell’atrio superiore della basilica, che non è possibile descrivere qui, vi è un’iscrizione latina che ammonisce: “che questo è un luogo impressionante. Qui è la casa di Dio e la porta del Cielo”.
Il santuario e la Sacra Grotta sono pieni di opere d’arte, di devozione e di voto, che testimoniano lo scorrere millenario dei pellegrini e su tutto campeggia nell’oscurità la statua in marmo bianco di S. Michele, opera del Sansovino, datata 1507.
L’arcangelo è comparso lungo i secoli altre volte, sia pure non come sul Gargano, che rimane il centro del suo culto, ed il popolo cristiano lo celebra ovunque con sagre, fiere, processioni, pellegrinaggi e non c’è Paese europeo che non abbia un’abbazia, chiesa, cattedrale, ecc. che lo ricordi alla venerazione dei fedeli.
Apparendo ad una devota portoghese Antonia de Astonac, l’arcangelo promise la sua continua assistenza, sia in vita che in purgatorio e inoltre l’accompagnamento alla S. Comunione da parte di un angelo di ciascuno dei nove cori celesti, se avessero recitato prima della Messa la corona angelica che gli rivelò.
I cori sono: Serafini, Cherubini, Troni, Dominazioni, Potestà, Virtù, Principati, Arcangeli ed Angeli. La sua festa liturgica principale in Occidente è iscritta nel Martirologio Romano al 29 settembre e nella riforma del calendario liturgico del 1970, è accomunato agli altri due arcangeli più conosciuti, Gabriele e Raffaele nello stesso giorno, mentre l’altro arcangelo a volte nominato nei sacri testi, Uriele non gode di un culto proprio.
Per la sua caratteristica di “guerriero celeste” s. Michele è patrono degli spadaccini, dei maestri d’armi; poi dei doratori, dei commercianti, di tutti i mestieri che usano la bilancia, i farmacisti, pasticcieri, droghieri, merciai; fabbricanti di tinozze, inoltre è patrono dei radiologi e della Polizia.
È patrono principale delle città italiane di Cuneo, Caltanissetta, Monte Sant’Angelo, Sant’Angelo dei Lombardi, compatrono di Caserta.
Difensore della Chiesa, la sua statua compare sulla sommità di Castel S. Angelo a Roma, che come è noto era diventata una fortezza in difesa del Pontefice; protettore del popolo cristiano, così come un tempo lo era dei pellegrini medievali, che lo invocavano nei santuari ed oratori a lui dedicati, disseminati lungo le strade che conducevano alle mete dei pellegrinaggi, per avere protezione contro le malattie, lo scoraggiamento e le imboscate dei banditi.
Per quanto riguarda la sua raffigurazione nell’arte in generale, è delle più vaste; ogni scuola pittorica in Oriente e in Occidente, lo ha quasi sempre raffigurato armato in atto di combattere il demonio.
Sul Monte Athos nel convento di Dionisio del 1547, i tre principale arcangeli sono così raffigurati, Raffaele in abito ecclesiastico, Michele da guerriero e Gabriele in pacifica posa e rappresentano i poteri religioso, militare e civile.

 

http://www.verginedegliultimitempi.com

settembre 28, 2009

LIVERPOOL: ESSERE CRISTIANI E’ DURO-ARRESTATI EVANGELICI ACCUSATI DI AVERE OFFESO LA RELIGIONE MUSULMANA!!

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Liverpool, evangelici accusati di offese a musulmana

Inserita il 25/9/2009 alle 12:56 nella categoria: Esteri

 
LIVERPOOL (Inghilterra) – I proprietari dell’albergo Bounty house hotel di Aintree, vicino Liverpool, sono stati arrestati in seguito alla denuncia di una musulmana, che li accusa di aver offeso la sua fede durante una conversazione su temi religiosi.

Lo scorso mese di marzo, Ben e Sharon Vogelenzang, 53 e 54 anni, che dirigono l’hotel da sei anni, stavano partecipando a una conversazione iniziata tra alcuni loro ospiti, mentre facevano colazione. Sembra che la coppia, di fede evangelica, abbia espresso il proprio parere su Maometto, definito come «un signore della guerra» e sull’abito tradizionale islamico, che «per le donne rappresenta una forma di schiavitù».

Le argomentazioni hanno infastidito una donna musulmana, anche lei ospite dell’albergo, che ha espresso il suo disappunto, arrivando a denunciare i coniugi Vogelenzang, accusandoli di aver usato “espressioni minacciose, offensive e ingiuriose” nei confronti della sua religione.

I Vogelenzang, nel mese di luglio, sono stati arrestati e accusati per aver violato l’articolo 5 del Public Order Act del 1986 e la sezione 31 del Crime and Disorder Act del 1998. In seguito alla loro comparsa davanti alla Corte, è stata concessa la libertà vigilata, a patto che non abbiano contatto con i testimoni.

I due coniugi, cristiani attivi e membri della Bootle Christian Fellowship, sono sconvolti: «Non ci è mai accaduto niente di simile prima d’ora»; sono difesi dall’avvocato David Whiting, che precisa: «Ben e Sharon non accettano l’accusa di essere stati minacciosi e offensivi. Si tratta di cristiani impegnati, che hanno tutto il diritto di difendere le proprie convinzioni religiose e di spiegare le proprie credenze a chi non ha opinioni simili».

Numerosi avvocati si sono detti stupiti, perché la normativa fa riferimento a problemi di ordine pubblico per le strade. Secondo Neil Addison, un avvocato esperto di diritto penale e religioso, «l’obiettivo del Public Order Act è quello di prevenire i disordini, ma io sono molto preoccupato che la polizia lo stia utilizzando semplicemente perché qualcuno si sente offeso. Deve essere usato quando c’è violenza e non nel caso di discussioni in cui si esprime semplicemente la propria opinione; anzi, la Polizia ha l’obbligo giuridico, nell’ambito della Legge sui diritti umani, di difendere la libertà di parola».

Intanto numerosi responsabili di chiesa della zona hanno scritto a Keir Starmer, Direttore della Pubblica accusa, esprimendo viva preoccupazione per il caso, e Mike Judge, portavoce del Christian Institute, che segue da vicino tutta la vicenda, ha precisato che «negli ultimi anni, abbiamo sostenuto diversi casi in cui i cristiani hanno subito un trattamento ingiusto a causa della loro fede. Abbiamo rilevato una preoccupante tendenza degli enti pubblici, che attuano un’erronea applicazione della legge, in un modo che sembra emarginare il cristianesimo più di altre fedi».

Il processo penale è stato fissato a dicembre. [sr]

Foto di i.telegraph.co.uk.

http://www.evangelici.net/notizie/1253876174.html

CALABRIA: UNA SETTIMANA DI PIOGGIA CONTINUA CON GRAVI DANNI

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» 2009-09-26 15:36
Maltempo: in Calabria allerta fino a lunedi’
Precipitazioni fino a 2/3 del totale annuo, disagi a viabilita’
(ANSA) – ROMA, 26 SET – Maltempo per tutto il week end in Calabria e allerta meteo fino a lunedi’ mattina. Per almeno altre 48 ore la situazione restera’ critica. Lo segnala la Protezione Civile precisando che nell’area jonica, Catanzaro, Crotone, Cosenza, le precipitazioni hanno raggiunto nelle ultime ore quantitativi straordinari, tra i 350 e i 500 mm – da un terzo a due terzi delle precipitazioni registrate nell’intero anno, con alcuni massimi storici, come a Chiaravalle. Disagi diffusi alla viabilita’.
 
 

http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/calabria/news/2009-09-26_126399173.html

AQUILA: C’E’ STATA MOLTA PAURA PER DELLE SCOSSE FORTI

Filed under: Senza Categoria — Tag:, — mirabilissimo100 @ 1:45 PM
 sismologi: “Stesse caratteristiche del sisma del 6 aprile”
E non si esclude che possano esserci “altri eventi”

L’Aquila, scossa di magnitudo 4,1


Torna la paura, nessun danno

Case e chiese evacuate, fughe anche da tende e container
Le segnalazioni degli utenti su social network e siti internet

L'Aquila, scossa di magnitudo 4,1 Torna la paura, nessun dannoI danni del sisma del 6 aprile

L’AQUILA – Una scossa di terremoto di magnitudo 4,1 è stata avvertita distintamente alle 18.15 dalla popolazione dell’Aquila, seguita da un lieve boato che si è protratto per alcuni secondi, senza produrre conseguenze a cose o a persone. Secondo il Dipartimento della protezine civile l’epicento del sisma
è stato localizzato nei comuni di Pizzoli, Barete e Capitignano. L’intensità di questa scossa, avvertita anche nelle Marche, è superiore alla media dell’ultimo sciame. E i sismologi non escludono che “possa innescare altri eventi” in tempi ravvicinati.

Nessun danno, ma tanta paura. Numerose persone, specie abitanti nei comuni a ridosso dell’epicentro, ma anche in località più distanti come Castelnuovo, si sono riversate nelle strade. Paura anche nei centri commerciali e nelle chiese come quella di Valle Pretara dove il sacerdote ha interrotto la funzione per dar modo ai fedeli di evacuare la sacrestia dove si celebra la messa – la chiesa è ancora inagibile – in maniera precauzionale. Siti internet locali e social network hanno ricevuto decine di segnalazioni da parte di utenti che hanno percepito la scossa.

Replica del 6 aprile. Questo terremoto “è ancora una replica del sisma del 6 aprile”, rilevano gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) che hanno registrato la scossa a 9,7 chilometri di profondità. La zona colpita si trova a Sud del lago di Campotosto e a una decina di chilometri dall’Aquila. “Non si tratta di un evento legato alla sequenza in atto nella zona dei Monti Reatini – osservano i sismologi – e non è escluso che questo sisma possa innescare altri eventi nelle prossime ore”. I ricercatori sono intanto al lavoro anche per costruire la mappa degli effetti prodotti da quest’ultima scossa, raccogliendo sul web le segnalazioni della popolazione delle aree colpite all’indirizzo www.haisentitoilterremoto.it.
(24 settembre 2009)

 

settembre 24, 2009

Afghanistan, di nuovo fuoco sui militari italiani

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Lo riferiscono fonti della Difesa

Afghanistan, di nuovo fuoco sui militari italiani: due feriti lievi. Premier: “Missione non cambia”

 
ultimo aggiornamento: 24 settembre, ore 18:28
Herat – (Adnkronos) – I soldati della Folgore stavano effettuando un’attività umanitaria a Shindand quando sono rimasti coinvolti in uno scontro. (VIDEO). Il presidente del Consiglio Berlusconi da New York avverte: “L’impegno dell’Italia resta lo stesso”. Il ministro della Difesa La Russa: “Per Natale a casa 500 uomini”. Mercoledì un parà ferito nello stesso luogo. Sette giorni fa la strage di Kabul
 
Herat, 24 set. (Adnkronos) – Due militari italiani sono stati feriti lievemente oggi in uno scontro a fuoco nell’area di Shindand, nell’Afghanistan occidentale. Facevano parte di una pattuglia impegnata in un’attività umanitaria.
 
Uno dei due militari, riferiscono fonti della Difesa è stato colpito ad una mano, l’altro ha riportato una ferita al collo. Le condizioni di entrambi non sarebbero gravi

I due militari italiani feriti “sono stati ricoverati nell’ospedale da campo ad Herat e le loro condizioni non suscitano preoccupazioni”, riferisce all’ADNKRONOS il maggiore Marco Amoriello, portavoce del contingente italiano ad Herat. 

“I nomi dei due feriti, entrambi paracadutisti della Folgore, non saranno resi noti per loro stessa richiesta“, aggiunge il maggiore Amoriello. Il ferimento è avvenuto mentre “gli uomini erano impegnati in un’attività medica-umanitaria, scortando sul campo nostri medici impegnati in servizi di assistenza medica alla popolazione”. 

”A protezione degli uomini è intervenuta anche una coppia di cacciabombardieri A10 inviati da comando Isaf, che ha sorvolato l’area”, ha spiegato ancora Amoriello. 

Proprio ieri, nella stessa zona, un altro militare italiano era stato colpito ad un braccio nell’attacco di un gruppo di insorti ad una pattuglia italiana. 

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, informato dello scontro a fuoco ha espresso “viva solidarieta’” nei riguardi dei feriti auspicando un loro pronto recupero.

 

USA, la rivelazione allo show di oprah winfrey-di Mackenzie Phillips

Filed under: Senza Categoria — Tag:, , , — mirabilissimo100 @ 6:08 PM

USA, la rivelazione allo show di oprah winfrey

«Mio padre mi ha drogata e stuprata»

Il racconto nel libro «High Arrival» di Mackenzie Phillips, attrice e figlia del musicista John, dei «Mamas & Papas»

LOS ANGELES – «Quando avevo 11 anni mio padre mi fece provare la cocaina. A 17 -18 mi stuprò ». Con questa confessione-choc resa durante la trasmissione televisiva «The Oprah Winfrey Show», Mackenzie Phillips, attrice e personaggio televisivo americano, figlia di John Phillips, membro della storica band anni ’60 «The Mamas & The Papas», ha lasciato l’intera America senza fiato: Mackenzie, che oggi ha 49 anni e che nella sua carriera ha interpretato celebri film come American Graffiti e sitcom come One Day at A Time, è stata ospite al celebre talk show per presentare High on Arrival, autobiografia che promette di essere davvero esplosiva.

RELAZIONE LUNGA 10 ANNI – Secondo quanto ha dichiarato la quarantanovenne suo padre la violentò anche la notte prima al suo matrimonio con Jeff Sessler, membro dell’entourage dei Rolling Stones. «Alla vigilia del mio matrimonio, mio padre si presentò, deciso a fermarlo», ha ricordato l’attrice in un passaggio. «Quella notte presi una tonnellata di pasticche, cosa che fece anche mio padre. Alla fine sono svenuta nel suo letto». L’attrice racconta nel libro: «Mio padre non era un uomo con dei limiti», scrive la Phillips. «Era pieno d’amore ed era dipendente dalle droga». Il matrimonio con Sessler sarebbe durato appena due anni e poi Mackenzie avrebbe avuto una vera e propria relazione col padre che durò circa 10 anni. «Fu come vivere la sindrome di Stoccolma, quando ti innamori del tuo rapitore. Provavo un grande amore per mio padre». La quarantanovenne ha raccontato che la relazione incestuosa terminò quando scoprì di essere incinta. Allora decise di abortire e non si fece più toccare da suo padre.

LA DROGA – La Phillips ha anche spiegato, durante il talk show condotto da Oprah Winfrey, la prima volta che suo padre le fece provare cocaina: «Mi ricordo che stavo in camera mia, ero accovacciata sul pavimento. Mio padre mi mise l’ago nel braccio e cominciò a iniettare la droga. A un certo punto perse la vena e il mio braccio divenne insensibile». Durante la loro lunga relazione sia l’attrice sia il padre erano completamenti succubi della droga: «Un giorno mi disse: “Potremmo scappare via in un paese dove nessuno ci potrà giudicare. Ci sono posti dove l’incesto è accettato. Forse le isole Fiji”. Era completamente fuori di testa».

PERDONO – John Phillips, che negli anni sessanta aveva ottenuto un grande successo con il suo gruppo grazie a canzoni come «California Dreamin’» e «Monday, Monday», morì nel 2001 per un attacco cardiaco. Mackenzie lo ha perdonato sul letto di morte perché alla fine era «un uomo completamente distrutto». La donna, che nel corso della sua vita si è sposata tre volte, ha continuato ad avere problemi di droga fino all’anno scorso quando fu arrestata all’aeroporto di Los Angeles per possesso di cocaina. La sorella dell’attrice, Chynna, ha detto di credere alla confessione di Mackenzie: «Non so se è vero che l’abbia violentata, ma credo che abbiano realmente avuto una relazione per 10 anni». Di diverso avviso Genevieve Waite, moglie del padre al tempo della relazione incestuosa: «Poteva essere drogato o ubriaco, ma non avrebbe mai avuto una relazione con sua figlia»

Francesco Tortora

 
http://www.corriere.it/esteri/09_settembre_24/philips-stupro-tortora_ddf1eb0e-a920-11de-aaa2-00144f02aabc.shtml

Mackenzie Phillips’ incest with the Mamas and the Papas’ John

Phillips

 

 
 

By Hanh Nguyen

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September 23, 2009 7:54 AM

 

One Day at a Time” star Mackenzie Phillips had a long-term sexual relationship with her father, John Phillips of the Mamas and the Papas.

The actress revealed the incest and her drug abuse, among other details about her life on Wednesday in the autobiography, “High on Arrival.”

Phillips, 49, says the relationship started the night before her wedding to Jeff Sessler, son of Rolling Stones entourage member Freddie Sessler, when her dad showed up to stop the wedding.

“I had tons of pills, and Dad had tons of everything too. Eventually I passed out on Dad’s bed,” Phillips, who was only 19 at the time, writes. “He was full of love, and he was sick with drugs. I woke up that night from a blackout to find myself having sex with my own father.

“Had this happened before? I didn’t know,” she continues. “All I can say is it was the first time I was aware of it. For a moment I was in my body, in that horrible truth, and then I slid back into a blackout.”

The drug use and the incest continued. In 1980, her drug abuse got her fired from “One Day at a Time,” and so she entered rehab with her father. At this point, she had become his consensual sexual partner and was part of the New Mamas and the Papas.

The elder Phillips even got to the point where he discussed moving to a country where incest wasn’t considered taboo.

“One night Dad said, ‘We could just run away to a country where no one would look down on us. There are countries where this is an accepted practice. Maybe Fiji.’

John Phillips died of a heart attack in 2001. The ’60 band The Mamas and the Papas had a number of hits, including “California Dreamin’,” “This Is Dedicated to the One I Love” and “Monday, Monday.”

Mackenzie Phillips rose to fame playing Julie Cooper Horvath on the ’70s TV sitcom “One Day at a Time,” co-starring Bonnie Franklin, Valerie Bertinelli and Pat Harrington. She began having alcohol and drug abuse problems that interfered with the show into its third season. After being fired and her stint in rehab, she was invited back. She collapsed from using cocaine on the set and was subsequently fired, this time permanently. In October 2008 she pleaded guilty to cocaine possession and was sentenced to more rehab.

“High on Arrival” includes additional details about her relationship with her father, her fling with Mick Jagger and her lifelong struggle with drug addiction.

Phillips appears on Wednesday’s “Oprah Winfrey” to discuss her “explosive” family secret.

She’s also the half-sister to actress Bijou Phillips (“Almost Famous”) and singer Chynna Phillips, formerly of the singing trio Wilson Phillips.

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Donna uccide i due figli e si toglie la vita nel Bolognese

Filed under: Senza Categoria — Tag:, , , , — mirabilissimo100 @ 6:04 PM
» 2009-09-24 03:54
Donna uccide i due figli e si toglie la vita nel Bolognese
Sono morti un bambino di sei anni e una bambina di cinque
(ANSA) – CASTENASO (BOLOGNA), 24 SET – La madre, 36 anni, separata dal marito, secondo le prime informazioni ha prima accoltellato i piccoli e poi li ha affogati. La donna, che ha compiuto il duplice omicidio nell’appartamento in cui abitava con i figli, si e’ poi tolta la vita gettandosi dalla terrazza al secondo piano della palazzina di via Mazzini, nel centro di Castenaso, comune alle porte di Bologna. A quanto si e’ appreso, la donna soffriva di una grave forma di depressione. (ANSA).
 
http://www.ansa.it/site/notizie/regioni/emiliaromagna/news/2009-09-24_124384118.html
 

Spazio: la luna e’ ricca di acqua

Filed under: Senza Categoria — Tag:, — mirabilissimo100 @ 6:02 PM
» 2009-09-24 11:18
Spazio: la luna e’ ricca di acqua
Molecole rilevate dagli strumenti di 3 sonde spaziali
(ANSA) – ROMA, 24 SET – La Luna non e’ il mondo arido che si immaginava,ma e’ ricca di acqua.Non e’ acqua allo stato liquido, ma di molecole di acqua e di idrossile. Le tracce chimiche dell’acqua pervadono l’intera superficie lunare, come dimostrano i dati, pubblicati questa settimana su Science.La scoperta si deve agli strumenti a bordo di tre sonde: quelli dell’indiana Chandrayaan-1, il radar italo-americano della sonda Cassini, chiamato Vims, e gli strumenti della sonda americana Deep Space.
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-09-24_124385708.html
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