Mirabilissimo100’s Weblog

novembre 30, 2009

SINDONE/ Barbara Frale : una nuova prova dell’autenticità

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SINDONE/ Barbara Frale (Archivio Vaticano): una nuova prova dell’autenticità

 

lunedì 30 novembre 2009

 

 

Sulla Sindone, è certo, non si finirà mai di discutere. Dopo la pesante affermazione di qualche settimana fa da parte del CICAP e dell’UAAR relativa alla presunta scoperta del metodo per realizzare lenzuola in tutto e per tutto simili al lino sacro, puntualmente smentite da più esperti su queste pagine, oltre che su altri giornali, ecco adesso una prova a favore dell’autenticità della reliquia più famosa al mondo. Si tratta questa volta della decifrazione di alcune scritte presenti sul tessuto del sudario. Una grafia che, a detta degli esperti, risale inconfutabilmente al I secolo, ossia in quel periodo di tempo che va dallo 0 d.C al 100 d.C. A decifrare l’arcano, la dottoressa Barbara Frale, già nota per alcune pubblicazioni di rilievo sui templari, che abbiamo intervistato

 

  

 

Dottoressa Frale, dai Templari alla Sindone, qual è stata la causa di questo “salto”?

 

 

 

Per quanto riguarda la mia formazione nessuna, nel senso che io sono un’archeologa specializzata nelle ricerche sul mondo antico e medievale. Ho passato diversi anni a studiare i documenti risalenti al Medioevo e le mie pubblicazioni più famose sono quelle relative ai templari. Ma questo non significa che in realtà mi sia messa a studiare da poco il mondo antico, anzi. Sono anni che mi occupo di archeologia grecoromana.  Diciamo che noi storici siamo piuttosto noti per gli argomenti che piacciono al pubblico. Per fare un esempio: sono anni che i miei studi si concentrano su documenti relativi ai papi del Medioevo. Non abbiamo idea della miniera di risvolti interessantissimi che toccano la storia della Chiesa. Ho provato più volte a proporre alcune indagini all’attenzione di diversi editori. La risposta è sempre stata: «non ha qualcosa sui templari?». Piuttosto avvilente, ma è quello che piace al pubblico, è una “moda”. Quindi mi sono rassegnata a pubblicare solo le mie ricerche sui templari.

 

http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2009/11/30/SINDONE-Barbara-Frale-Archivio-Vaticano-una-nuova-prova-dell-autenticit-/2/50980/

 

 

 

Adesso però è arrivata alla Sacra Sindone, in un certo senso di “moda” anche questa

 

 

 

In realtà tutto il materiale, sia i templari sia la Sindone, fa parte di una ricerca che ho svolto per il dottorato in storia all’Università di Venezia. Sono già dieci anni che contemplo entrambi gli argomenti. In effetti occorre lungo tempo per realizzare studi di confronto fra i diversi papiri con i quali ho a che fare.

 

 

 

Anni spesi bene a quanto pare. Lei è infatti giunta a una scoperta eccezionale, ce ne vuole parlare?

 

 

 

 

 

Bisogna essere precisi. Io non ho “scoperto” niente nel senso stretto della parola. Capisco che si possa fare confusione su questioni come la Sindone perché si sono ammassati in molti anni argomenti su argomenti. Ma qui occorre risalire a trent’anni fa. Era infatti il 1978 quando il professor Aldo Marastoni, insigne latinista dell’Università Cattolica di Milano, scoprì sul lenzuolo, a occhio nudo, tracce di scrittura in latino reputando che fossero risalenti al primo secolo. Un occhio esperto di scritture antiche come quello di Marastoni non ci mise molto a tirare le somme. Il tutto passò però quasi totalmente sotto silenzio. Poi la questione venne riaffrontata nel 1994 dal punto di vista tecnologico. Un’equipe di studiosi francesi, capeggiata dal professor André Marion del CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) ha messo in “chiaro” tutte le scritte presenti.

 

Io arrivo “tardi”, in realtà il mio lavoro è stato quello di spiegare che cosa significassero le parole contenute in questi segni.

 

 

 

Nel senso che fino al suo arrivo nessuno se ne è mai occupato?

 

 

 

Il fatto è che le avevano scoperte, ma non spiegate. Ovvio che gente del calibro di Marastoni avesse inteso il significato letterale, ma non quello “circostanziale”. Per capire che cosa significhino quei segni bisogna fare migliaia e migliaia di confronti con le epigrafi. Marastoni abbandonò il lavoro. Probabilmente si era un po’ scoraggiato a seguito degli esiti del famoso esame del Carbonio 14. Anche se aveva visto bene: le scritture risalgono a tutti gli effetti al primo secolo.

 

 

 

E gli esperti francesi?

 

 

 

Si sono resi conto che finché si trattava di visualizzare con l’aiuto informatico le scritte tutto andava bene però ci voleva un esperto di scritture antiche. Loro sono matematici e fisici. Le fecero esaminare ad alcuni esperti della Sorbona che individuarono il periodo storico delle scritte fra il primo e il terzo secolo dopo Cristo. La loro analisi si fermò però soltanto alla collocazione storica Credo che il motivo fosse lo stesso di Marastoni. Siccome occorre una lunghissima e molto faticosa ricerca per questo tipo di indagini perché doversi impelagare su un documento che all’epoca era considerato, con un assurdo pregiudizio, di dubbia autenticità?

 

 

 

Poi è arrivata lei, ci dica in che cosa dunque consistono queste scritte?

 

 

 

In un certificato di sepoltura. Quello che noi possiamo vedere ha tutte le caratteristiche di un certificato di sepoltura. Anche se può sembrare strano che ai tempi dell’impero romano si facessero certificati di sepoltura. E invece è tutto il contrario, ci sono numerosissime testimonianze di questi certificati in antichità. E non solo dei Romani. Anche per quel che riguarda l’Antico Egitto, per esempio, disponiamo di una notevole mole di simili documenti. I sacerdoti curavano la mummificazione e stilavano il certificato di morte. Praticamente svolgevano l’esercizio delle odierne pompe funebri.

 

 

 

Questa scritta insomma rafforzerebbe l’idea che la Sindone appartenga al primo secolo?

 

 

 

Molto più che “rafforzarla”. Si può dire con certezza scientifica che l’autore di queste scritte, che ha lasciato queste tracce, è senz’altro un uomo vissuto nel primo secolo dopo Cristo. Il che rende molto difficile che l’intero oggetto archeologico in esame sia più tardo.

 

 

 

Quindi nessun fantomatico realizzatore? Leonardo da Vinci? Un anonimo medievale?

 

 

 

 

 

 

 

Queste scritte recano con sé dei dettagli che sarebbe impossibile dedurre perfino dagli stessi Vangeli. Sono documenti del tutto “inediti”. Noi oggi siamo in grado di riconoscerli perché a partire dai primi anni del ’900 un mare di papiri scoperti ci ha aiutato a capire come andavano le pratiche di sepoltura nell’epoca presa in considerazione. Nemmeno un genio come Leonardo avrebbe potuto inventarsi una simile falsificazione. Faccio un esempio: nel Rinascimento non si aveva idea di quanto tempo il cadavere di un condannato a morte dovesse restare lontano dalle altre tombe. E via dicendo. Un falsificatore avrebbe usato parole di tutt’altro avviso. Mentre queste scritte sono paragonabili a nuovissime ricerche su questo terreno. Da dove diamine poteva trarre ispirazione il fantomatico anonimo medievale o Leonardo per inventarsele?

 

 

 

Come giudica, le chiediamo un parere da scienziata e archeologa, il fatto che le pubblicazioni “piccanti” sulla Sacra Sindone siano in così grande abbondanza?

 

 

 

Io credo che sia una pura speculazione commerciale volta a far parlare di sé. Oppure per sponsorizzare le proprie posizioni. Prendiamo il ridicolo esperimento del CICAP. In primo luogo la ricerca era pagata dall’UAAR il che non sorprende visti i risultati. Poi la modalità con la quale si è preteso di ricavare una copia della Sindone è davvero risibile. Per intenderci la può fare chiunque abbia un lino e della tempera. Le cose però, analizzando la colorazione autentica del lino, sono un po’ più complesse. Non ci riescono i fisici nucleari figuriamoci gli “esperti” del CICAP. Credo francamente che per loro sia stato un autogol perché se è questa la serietà scientifica con la quale affrontano le questioni misteriose di questo mondo stiamo freschi.

 

 

 

Le sue ricerche sulla Sindone proseguiranno o il mistero del lenzuolo è stato svelato del tutto?

 

 

 

Sicuramente proseguiranno. Non ho pubblicato tutto quello su cui ho raccolto materiale perché mi piace avere moltissimi documenti e prove a disposizione prima di uscire con pubblicazioni scientifiche. C’è ancora tanto da fare e da studiare sulla Sindone e sulla storia in generale. Mi piace considerare il mio studio solo come il passaggio di un testimone in una grande staffetta. Se non fosse stato per gli studiosi che mi hanno preceduto io non avrei scoperto proprio un bel niente. Quindi spero che la mole di materiale da me raccolto possa servire anche per i ricercatori in futuro. Quando si sente dire che qualcuno ha scoperto qualcosa da “solo” il mio personale consiglio è quello di diffidare. Certo può capitare, come è successo per la penicillina, ma si tratta di momenti di “grazia” rarissimi e isolati nella storia della ricerca scientifica. Per lo più tutti noi dipendiamo da chi ci ha preceduto nel tempo.

 

 

 

(Raffaele Castagna)

 

 

 
COMMENTI
30/11/2009 – Stupenda la scoperta e stupenda la scienziata (Pianori Francesco Giuseppe)

La “scoperta” è davvero interessantissima e spero di poterne conoscere di più al riguardo. Stupenda poi la posizione della Dr.ssa Frale, laddove testimonia umilmente di essere solo una staffettista. E’ un’affermazione che da sola dice la sua serietà scientifica. Chi deva farsi pubblicità o difendere una sua idea, per quanto nobile nelle intenzioni,si arroga tutto il merito della scoperta, dimostrando un orgoglio, che molto spesso chiude gli occhi sulla realtà dei fatti studiati. Una piccola doverosa correzione: anche la penicillina ha avuto una scoperta condivisa. Dall’intuizione di Fleming all’effettiva comprensione della portata e alla disponibilità della nuova sostanza c’è stato il lavoro paziente e umile di tanti scienziati. A ulteriore riprova dell’assunto. Grazie, Dottoressa Frale. Ad maiora!

 

 

 
30/11/2009 – ingrandire immagine (meroni gabriella)

Sarebbe interessante avere una spiegazione più precisa della scritta così come è stata rinvenuta sul lino. Vedo in alto un’immagine con delle scritte che presumo siano quelle di cui parla la dottoressa ma è piccola e non si capisce…

 

 

 
30/11/2009 – Sindone (giannino oscar fulvio)

Da torinese appassionato di Sindone ed ex studente del prof Baima Bollone, non posso fare a meno di osservare che sono senza parole, rispetto a come i media stanno trattando le risultanzse dele ricerche di Barbara Frale. Ma come, siamo di fronte all’autentica documentale di un ufficiale di stato civile intorno all’identità del corpo di un certo Gesù posto a morte e avvolto in un telo funebre prima della sua sepoltura, e tranne un recensione a pagina 52 di repubblica più di una settimana fa nessuno se ne dà per inteso? nessuno che si lasci neanche sfiorare dalla portata di tale acquisizione? nessuno che scenda in campo a sottlinearne la portata epocale, sia pur nella doverosa necessità di sottoporre ricerche e risultanze della Frale a tutte le controipotesi del caso? Mioddio, c’è di che riflettere davvero….

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acceleratore del Cern batte record mondiale

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Acceleratore del Cern batte record mondialeLa macchina europea LHC ha superato il rivale statunitense Tevatron30 novembre, 10: 00

Acceleratore del Cern batte record mondialeROMA – L’acceleratore di particelle Large Hadron Collider (Lhc) del Cern di Ginevra non è più soltanto il più grande del mondo, ma da oggi è anche il più potente. Nelle prime ore di questa mattina ha infatti battuto il record mondiale, accelerando i fasci di protoni che scorrono al suo interno all’energia di 1.180 miliardi di elettronvolt  (1,18 TeV). La macchina europea, rende noto il Cern, ha superato così il record di 0,98 TeV, finora detenuto dal suo rivale statunitense, l’acceleratore di particelle Tevatron del Fermilab di Chicago.

Il risultato è arrivato a soli dieci giorni dalla riaccensione del superacceleratore e i progressi avvenuti dal 20 novembre scorso continuano a stupire gli stessi ricercatori:”Siamo ancora increduli di quanto il riavvio di Lhc sia procedendo speditamente. E’ fantastico”, ha detto il direttore generale del Cern, Rolf Heuer. “Tuttavia, continueremo a procedere un passo per volta e c’é ancora moltissimo da fare prima di cominciare la vera e propria fisica nel 2010. Fino ad allora terrò in fresco il mio champagne”. Il 20 novembre scorso era stato iniettato nell’anello di 27 chilometri dell’acceleratore il primo fascio di protoni all’energia di 450 miliardi di elettronvolt (GeV) ed è stato fatto circolare, alternativamente, in senso orario e antiorario. Soltanto tre giorni più tardi nella macchina hanno cominciato a circolare due fasci di protoni, in direzioni opposte, e sono state registrate le prime collisioni. Il primo passo verso il record di energia è stato fatto ieri sera, quando un solo fascio di protoni è stato accelerato da 450 GeV a 1.050 GeV (1,05 TeV). Nelle ore successive entrambi i fasci sono stati portati all’energia di 1,18 TeV. E’ un’energia da record, ma l’Lhc ha potenzialità enormemente superiori. Già nei primi tre mesi del 2010 il Cern prevede di ottenere collisioni all’energia di 3,5 TeV per fascio (7 TeV complessivamente), e l’obiettivo ultimo sarà raddoppiare questa energia, raggiungendo 7 TeV per fascio (14 TeV complessivamente). A quel punto le collisioni permetteranno di esplorare aspetti sconosciuti della fisica, come la composizione della materia oscura o l’esistenza della cosiddetta “particella di Dio”, ossia il bosone di Higgs grazie al quale esiste la massa.

 

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2009/11/30/visualizza_new.html_1622202811.html

Vedi video

http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/mondo/2009/11/21/visualizza_new.html_1619486184.html

 

UFO: FRANCIA NEL 1790 ?

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Francia: un atterraggio UFO (con occupante) nel 1790?

Pubblicato da centroufologicotaranto su Settembre 17, 2009

remejose_crashVi illustriamo un caso semi-sconosciuto, un caso che raramente viene inserito nei magazine di settore ufologico. Stiamo parlando di un caso di atterraggio che sarebbe avvenuto ad Alençon (Francia) nel 1790. Il caso fu reso noto a metà anni 70 del secolo scorso e riproposto (come accenno) sulla rivista del MUFON nel 2005. Ecco la descrizione apparsa sul libro “Le Mystère des O.V.N.I. – Fantastiques contacts extra-terrestres”, scritto da Jack Perrin nel 1976. Farebbe parte di un rapporto scritto da un ispettore di polizia, tale De Liabeuf, che fu inviato da Parigi per indagare il caso. Ecco il suo rapporto:

Il 12 giugno, alle 5 del mattino, dei contadini scorsero un globo enorme che pareva avvolto da fiamme. In principio pensarono che potesse essere ‘una mongolfiera in fiamme’, ma la grande velocià e un sibilo che usciva da questa massa li lasciarono perplessi. Il globo rallentò, ebbe delle oscillazioni, poi precipitò sulla cresta di una collina, sradicandone le piante. Il calore che emanava era così intenso che le erbe e gli arbusti furono quasi subito incendiati. I contadini riuscirono a circoscrivere l’incendio, che poteva estendersi a tutta la zona. La sera, quella sfera era ancora tiepdida e successe una cosa straordinaria per non dire incredibile; ne furono testimoni due sindaci, un medico e tre altre autorità che confermano il mio rapporto, senza contare le dozzine di contadini presenti. La sfera, che avrebbe potuto contenere una carrozza, dopo tutto quel volo era rimasta intatta; destava tanta curiosità che la gente accorreva da ogni dove per vederla. Allora, improvvisamente, si aprì una specie di porta e, qui è l’interessante, ne uscì una persona come noi, ma vestita in modo strano (portava un abito che aderiva completamente al corpo) e, vedendo quella folla, mormorò qualcosa di incomprensibile e si mise in salvo nel bosco. I contadini istintivamente si ritrassero, per paura, e quello si salvò perchè, poco dopo, la sfera scoppiò silenziosamente, lanciando dappertutto dei pezzi che si consumarono fino a ridursi in polvere. Furono intraprese delle ricerche per ritrovare l’uomo misterioso, ma questi sembrava essersi dissolto, a meno che non sia scomparso da una dimensione all’altra perchè fin allora non ne era stata scoperta la più piccola traccia. Si tratta forse di un essere venuto da un altro mondo con quello strano veicolo? Io non sono uno scienziato; è un’idea che mi è venuta all’improvviso…”

Fin qui il rapporto. L’autore Perrin che ha fatto conoscere questo caso nel suo libro fa sapere, inoltre, che il rapporto stesso fu subito fatto pervenire all’Accademia delle Scienze di Francia e fu accolto con sarcasmo dagli scienziati che negarono in maniera assoluta la possibilità che un essere vivente potesse arrivare sulla Terra Essi considerarono il rapporto come il prodotto di una fervida immaginazione, alimentata da discorsi fantasiosi dei contadini che non sapevano nemmeno loro cosa avevano visto. Questi dotti personaggi non vollero neanche scomodarsi per recarsi sul luogo in modo da costatare de visu il cratere prodotto dalla sfera; tuttavia questo buco rimase visibile per anni.

Sopra la ricostruzione artistica di un incidente UFO

Pubblicato su UFO CASI CLASSICI | 5 Commenti »

 

http://centroufologicotaranto.wordpress.com/

UFO: PER IL VATICANO ESISTONO

Filed under: Senza Categoria — Tag:, , — mirabilissimo100 @ 12:04 PM

Ufo e Alieni. Gli Usa decidono per il silenzio Ma per il Vaticano gli extraterrestri ci sono, eccome!

Barack Obama e gli Stati Uniti non fanno dichiarazioni sugli extraterrestri. Intanto, però, altri governi sembrano molto impegnati sul fronte Ufo-Files. Dalla Bulgaria al Brasile, passando per la piccola Città del Vaticano, ecco una serie di notizie sulle quali dovremmo ragionare per capire cosa sta realmente accadendo nel mondo.

di ARTURO PIRA

La prima news arriva dall’est. Il Novinar, un quotidiano che si pubblica a Sofia, ha stupito i suoi lettori raccontando una storia incredibile. Gli alieni sarebbero uscito allo scoperto! E lo avrebbero fatto rispondendo ad una serie di domande poste dall’Accademia delle Scienze di Bulgaria.

Il sistema utilizzato per entrare in contatto con gli studiosi è complesso. Gli alieni avrebbero usato pittogrammi e cerchi nel grano per rispondere a una trentina di domande. Le risposte? Sono tranquillizzanti. “Vogliono aiutarci – ha spiegato al quotidiano il vicedirettore dell’Accademia Lachezar Filipov – il problema però è proprio il livello di comunicazione. Noi, secondo quando emerge dalle risposte ottenute, stiamo sbagliando le domande. E loro non possono fare nulla”.
A voler interpretare la criptica dichiarazione di Filipov ci sarebbe, dunque, un problema di comunicazione forse legato ai diversi livelli di conoscenza che ci sono tra noi e le eventuali altre razze aliene presenti nell’Universo. Fatto sta che Filipov ritiene che orami siamo vicini ad un “contatto” definitivo.
E a sostegno della sua tesi ha tirato in ballo nientemeno che il Vaticano.

Il gesuita che credeva agli Ufo
La storia che all’ombra della Santa sede qualcuno cominciasse a credere a presenze extraterresti non è nuova. Se ne era parlato spesso, ma nessuna dichiarazione ufficiale sosteneva le voci insistenti. Poi è arrivato padre Fùnes, e le cose sono cambiate. Andiamo per ordine.
Padre Josè Fùnes, 46 anni, nato a Cordoba, in Argentina, è da qualche anno il nuovo direttore della Specola Vaticana, l’osservatorio astronomico della Santa Sede.
Laureato in astronomia, con un faccione simpatico e sereno, padre Fùnes è sempre stato interessato agli Ufo. E quando è arrivato alla direzione dell’Osservatorio non ha fatto niente per nascondere la sua passione. Fino a quando, qualche giorno fa, durante la settimana di studi sull’astrobiologia organizzata dall’Osservatorio ha spiegato che “nonostante l’astrobiologia sia un campo nuovo e un argomento ancora in fase di sviluppo, le domande riguardanti l’origine della vita e la sua esistenza da qualche altra parte nell’universo sono molto interessanti e meritano seria considerazione. Questi interrogativi hanno molte implicazioni filosofiche e teologiche”.

Bingo. Con tale dichiarazione le speranze di tutti quelli che hanno sempre creduto nella presenza extraterrestre hanno trovato finalmente nuova linfa.

La notte degli UFO in Brasile
E dal Vaticano la notizia è rimbalzata in tutto il mondo. Ma neanche il tempo di prendere fiato e un altro governo è uscito allo scoperto. Questa volta dobbiamo spostarci in America Latina. E precisamente in Brasile dove pare siano stati resi pubblici, proprio alcune settimane fa, una serie di documenti top-secret sugli UFO, tutti relativi agli anni ‘80.

Il dossier è composto da ben 800 pagine. Tra i documenti c’è anche quello riguardante la notte del 19 maggio 1986, la “notte ufficiale degli UFO in Brasile”.  Allora 21 oggetti sferici, di circa 100 metri di diametro, avrebbero letteralmente bloccato il traffico aereo negli aeroporti delle principali città.
La notizia era stata seguita dall’esercito ed era finita in un dossier a lungo secretato.

Dopo la decisione del governo brasiliano di declassare i documenti segreti, il ministro Octavio Moreira Lima è andato sulle reti televisive nazionali per spiegare cosa accadde quella notte. Ed anche i piloti hanno potuto parlare liberamente.
Inutile dire che tutto il Brasile è rimasto incollato alla tv per ore.
La relazione sulla notte degli Ufo è reperibile facilmente anche in Rete.

Borghezio e gli extra…terrestri
Mezzo mondo, dunque, parla di Ufo. E in Italia? Per ora nessuna dichiarazione ufficiale, o ansia di confessioni. L’unico che sembra interessato agli alieni e il signor Mario Borghezio, il “condottiero” leghista appassionato di crociate contro gli extracomunitari.

A Borghezio la parola “extra” deve far accapponare la pelle e qualche giorno fa si è lanciato in una clamorosa dichiarazione. “Stati Uniti, Russia e anche le autorità militari italiane nascondono numerose segnalazioni di Ufo”. Detto ciò ha deciso di costituire un gruppo di studio a Milano che partirà dagli avvistamenti di Caselle del 1970.

Quella sera all’aeroporto torinese ci fu un avvistamento radar-visuale. Ne parlò anche La Stampa di Torino, ma poi non se ne seppe più nulla. Ora Borghezio vuole fare luce su questo e altri episodi.

Staremo a vedere. Magari gli Ufo lo terrano lontano dalle battaglie contro gli extracomunitari e stiamo tutti più tranquilli.

(28 novembre 2009)

Gialli.it

 
 

UFO: SPAVENTOSI SEGNI SUL MARE

Filed under: Senza Categoria — Tag:, , , — mirabilissimo100 @ 12:02 PM
In una pagina del CUN di Genova troviamo questi brevi cenni:

1608, agosto – Genova-Nizza – Nel mare genovese vengono visti affiorare fino all’ ombelico esseri con figura umana e braccia coperte di squame con 2 serpenti volanti in mano. Molti colpi di cannone non sortiscono alcun effetto. Avvistati nello stesso periodo a Nizza “strani oggetti nel cielo che gettano sangue sulla terra”.
1608, 15 agosto – Genova – Nel porto appaiono 3 carrozze ognuna trainata da 6 figure di fuoco simili a draghi con serpenti che lanciano urla spaventose. Le chiese si riempiono di supplicanti, vengono indetti digiuni e processioni.
(http://web.tiscalinet.it/lareteufo/genova1.htm)

Giorgio Pattera invece scrive, in una pagina di Edicolaweb:

“SPAVENTOSI SEGNI SUL MARE
Tra tutti i resoconti ne emerge uno in Provenzale (antico dialetto francese di derivazione neolatina) datato 1608 e intitolato “Discorso sui terribili e spaventosi segni sparsi sul mare di Genova“.
Ai primi d’Agosto del 1608 – si legge nel testo – avvennero due grandi prodigi: la pioggia di sangue caduta su Nizza ed altre località costiere (della Provenza) e l’apparizione in cielo di due uomini, duellanti più volte tra loro. Questi ultimi sono stati osservati per tre giorni, con grande stupore, sull’isola di Martigues, a cinque leghe da Marsiglia.
I prodigi, che ci sono apparsi, sono senza dubbio opera di messaggeri celesti, che preannunciano future disgrazie e ci invitano a correre ai ripari, mediante preghiere e digiuno, al fine di placare l’ira di Dio, che ogni giorno offendiamo. Perfino gli antichi romani, non appena scorgevano presagi celesti, facevano sacrifici agli dei per placarne la collera. E noi che siamo cristiani (e quindi allevati in una migliore scuola), dobbiamo pentirci e supplicare umilmente l’Onnipotente affinché perdoni i nostri errori e affinché i castighi, preparati dalla giustizia divina, siano allontanati dalla Santa Misericordia.”

Giorgio Pattera, che in un’altra pagina web dedicata a questo avvistamento scrive di aver personalmente curato la traduzione del manoscritto dal provenzale, prosegue a descrivere l’avvenimento servendosi di una specie di cronistoria elaborata dal G.E.O.S. (Group d’Etudes des Objects Spatiaux). In queste descrizioni leggiamo ad esempio che

“Sul fare del tramonto del 5 Agosto 1608, gli abitanti di Nizza vedono comparire in cielo tre forme luminose che si muovono molto velocemente, dirigendosi sulla città. Giunte sulla verticale della fortezza, le tre luci si fermano di colpo e scendono lentamente, compiendo evoluzioni, fino ad un metro circa dalla superficie del mare. (…)
Stazionando praticamente immobili sopra le onde, i tre oggetti, di forma ovoidale allungata e piatta e sormontati da una specie di pennone (che oggi potremmo chiamare antenna), fanno come ribollire l’acqua, con intensa emissione di vapore color arancio-ocra; il tutto accompagnato da un grande fragore.”

(http://www.edicolaweb.net/nonsoloufo/nu09_01i.htm)

Anche Alfredo Lissoni si è occupato del caso, in una pagina di NotiziarioUFO:

“Così in un documento degli Archivi Municipali di Nizza:
“Inizio di agosto dell’anno di grazia del Signore 1608, sul mare di Gennes (Genova), si è visto il più orribile segno che di memoria d’uomo se ne sia parlato o scritto, che il Signore ci protegga”.
In questo modo inizia un fatto riportato negli annali storici di Nizza; il cronista che scrisse queste cose doveva essere alquanto scosso quando riferì di mostruose apparizioni, “gli uni erano con figura umana, ma con le braccia che sembravano coperte di squame e che tenevano in ciascuna mano degli orribili serpenti volanti che si attorcigliavano attorno alle braccia; apparivano solo dall’ombelico in su fuori dal mare, lanciando dei gridi orribili che era cosa del tutto spaventevole; certe volte si tuffavano e ne riuscivano poi in altri punti, sempre gettando dei gridi così spaventevoli che molta gente ne rimase ammalata di paura. Certi sembravano avere figura di donna, altri con forma umana ma con il corpo tutto coperto di squame e con la testa che sembrava quella di un drago. La Signoria della città fece portare dei cannoni, e con la speranza di farli scappare dal luogo gli sparò qualche cosa come 800 colpi, ma invano. Le Chiese si riunirono e per trovare un rimedio fecero molte processioni e comandarono il digiuno. I buoni frati Cappuccini ordinarono le 40 ore di penitenza… Il quindicesimo giorno del detto mese, apparvero sul mare tre carrozze, tirate ciascuna da sei figure tutte in fuoco e con somiglianza di draghi, e correvano le dette carrozze tirate dai detti draghi, accompagnate da quelli che avevano sembianze umane con i loro serpenti attorcigliati attorno alle braccia e continuando i loro gridi spaventevoli. Dopo che le dette spaventevoli cose ebbero fatto tre volte il giro del porto, e che ebbero lanciato dei gridi così potenti che fecero risuonare le montagne del circondario, si persero tutti dentro nel mare, e poi non se ne seppe più nulla. Questo fatto spaventevole, apportò molto danno a molti cittadini di Genova e molti ne morirono di paura, tra questi il figlio del Sor Gasparino de Loro, e anche il fratello del Sor Antonio Bagatello; molte donne anche ne sono state afflitte e hanno avuto una tale paura, che qualche d’una ne è morta. Da allora si continua a cantare il Te Deum, e sono tutti spariti; delle grandi piogge di sangue sono state registrate subito dopo in tutta la regione, e anche fino in Provence. Altra cosa degna di memoria, successa quasi nello stesso tempo nella città de l’Isle de Martègue. Il ventiduesimo giorno di agosto apparvero due uomini in aria avendo ciascuno armi e scudo, e si batterono in maniera tale da meravigliare i cittadini spettatori. Dopo che si furono a lungo battuti, si riposarono per un certo tempo, poi ricominciarono a battersi per circa due ore. L’ultima volta si batterono in tal maniera da sembrare due forgiatori che battessero sull’incudine. Il giorno dopo sembrava che tutti due avessero vinto una battaglia contro una fortezza, talmente sembravano contenti, e dopo essersi guardati l’uno verso l’altro ci fu un grande rumore come spari di cannone; il rumore era così spaventevole che sembrava agli uditori che fosse giunta la fine del mondo, e continuò quel rumore per circa sette ore, poi ad un tratto una nuvola spessa apparve nel cielo, e per due ore non si vide che nuvole e nebbia nera e si sentì una gran puzza di zolfo. Quando l’aria si fu purificata, niente fu rivisto di quelle chimere. Questi prodigi meravigliosi hanno toccato l’anima di molti cristiani i quali, avendo considerato le meraviglie di Dio, e sapendo che egli solo è potente e con la sua bontà infinita ha voluto avvertirci, prima di mandare il castigo che ci è dovuto, si sono gli uni resi religiosi, e gli altri fanno penitenza per calmare le sue ire, ché il Santo Spirito ci assista in questa buona azione. Così sia”.

La storia raccontata da Lissoni è molto diversa da quella di Pattera, non compaiono infatti i “tre oggetti, di forma ovoidale allungata e piatta e sormontati da una specie di pennone“, ma “tre carrozze, tirate ciascuna da sei figure tutte in fuoco e con somiglianza di draghi” oltre ad una serie di giganteschi mostri marini che si danno battaglia.
Incuriosito da questa notizia e dalle contraddizioni dei testi ho provato a fare qualche ricerca. Il primo ritrovamento è stata la riproduzione dell’opuscolo originale a stampa, pubblicato nel 1608 a Troyes. Non si tratta dunque di un manoscritto in provenzale ma di un testo in francese. La trascrizione di Lissoni è decisamente la più fedele e fa apparire il testo di Pattera come una invenzione, non meno fantastica dell’originale, ma molto diversa.
Una ulteriore ricerca ha poi permesso di trovare la pagina dalla quale Pattera ha tratto quelle descrizioni di oggetti ovoidali. Si tratta di una specie di “Storia illustrata dei dischi volanti“, e le piccole immagini che accompagnano l’articolo di Pattera sono riduzioni di quelle visibili nel sito francese che a sua volta riproduce una serie di diapositive realizzate dal G.E.O.S. (Groupe d’Études des Objets Spatiaux de France) negli anni ’70.

Pure il testo citato da Pattera viene da questa pagina che reinventa in modi molto cinematografici tutta la storia, modificando senza alcun ritegno il tipo di oggetti, i loro movimenti, le reazioni della popolazione. In seguito quell’articolo è stato più volte ripreso, riscritto, arricchito e frainteso da altre riviste e pagine web, tanto che perfino una delle illustrazioni che lo accompagnavano è diventata per molti una “stampa dell’epoca“.

A questo punto l’unico modo per poterne sapere di più sugli spaventevoli fatti di Genova del 1608 era una ricerca negli archivi storici. Cosa che nessuno degli autori di quegli articoli aveva pensato di effettuare.

Avvistamenti UFO nella storia

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Avvistamenti UFO nella storia

Nel 329 a.C. l’esercito di Alessandro Magno fu “attaccato” da due scudi argentati volanti, che sorprese l’esercito greco mentre attraversava il fiume Jaxartes, in India

– Cicerone parla di globi nel cielo nel suo “De Divinatione”, nel Capitolo 43, parla di quando «…il sole splendette nella notte, con grandi rumori nel cielo e il cielo sembrava esplodere e stupefacenti sfere vi apparvero…».

– Lo storico latino Tito Livio, nella sua “Storia di Roma”, riporta le testimonianze di oggetti a forma di scudi circolari che volavano nel cielo e che erano stati visti sopra molte città dell’Impero; aggiunge anche che il secondo re di Roma, Numa Pompilio, fu testimone personale della caduta dal cielo di uno di questi “scudi volanti” e che lo avesse annoverato tra gli oggetti di culto delle pratiche religiose che stava promuovendo.

– Carcopino narra che nel mese di luglio successivo all’assassinio di Cesare per sette giorni consecutivi prima del tramonto si vedeva su Roma un UFO luminoso che procedeva verso Nord.

– Lo scienziato romano Plinio il Vecchio, nelle “Historiae Naturales”, nei capitoli 25 e 36, racconta di “Clipeus Ardens” visti sfrecciare nel cielo dell’antica Roma. Inoltre riporta avvistamenti in cielo di lumi, di fiaccole, di bolidi volanti e travi volanti uguali a quelle che comparivano nell’antica Grecia. più precisamente egli classifica gli UFO in fiaccole, lampade e bolidi volanti, nonché le travi volanti.

– Giulio Ossequente parla di avvistamenti (diurni e notturni) riguardanti “Scudi di fuoco”, “torce”, “più soli”, più lune”, “ruote luminose” ecc., apparsi su Roma e su altri luoghi. Dal “De Prodigiis”, il disegno di due Soli che apparvero su Alba nel 204 a. C..

– Cronache di identici avvistamenti furono riportati nelle opere di: Plutarco, Valerio Massimo, Seneca, Eschilo, Senofonte.

– Senofonte, nel suo “Anabasi”, fa una classifica degli oggetti volanti avvistati in base alla loro forma; li descrive nelle forme a conchiglia, piatti, a campana, triangolari.
fa addirittura una classificazione degli oggetti volanti in base alla loro forma (a conchiglia, a piatto, a campana, triangolari, ecc.).

– Nel suo trattato di scienze naturali, Seneca racconta, con numerose osservazioni, di inspiegabili “travi luminose” che comparivano all’improvviso nei cieli delle città antiche. Le “travi” rimanevano immobili per giorni, per poi sparire all’improvviso, così come erano arrivate.

– I Manoscritti del Mar Morto risalenti al primo secolo a.C. parlano di uomini provenienti dal cielo che sono venuti sulla Terra ed altri uomini che sono stati prelevati dalla Terra e portati in cielo.

– Nel 91 a.C in Palestina vi è un avvistamento UFO con relativa pioggia di bambagia silicea. Per maggiori informazioni si veda il caso del 1954 in Italia, dove tale bambagia silicea fu raccolta ed analizzata ufficialmente.

– Nel mese di luglio successivo all’assassinio di Cesare, Carcopino ci dice che per sette giorni consecutivi poco prima del tramonto fu vista una sfera incandescente solcare i celi verso nord.

– Lo storico romano Giulio Ossequiente nel 3° secolo d.C nel suo Prodigiorum Liber riportata brani originali di Cicerone, Tito Livio, Seneca, Plinio, ecc. dove vengono descritti anche oggetti volanti di forma semi-sferica, nonché oggetti volanti chiamati travi infuocate. Da comparazioni, risulta che tali oggetti volanti descritti siano assolutamente corrispondenti ai vari tipi di UFO che oggi conosciamo.

– Nel 500 d.C. a Hereford (Gran Bretagna) una trave infuocata atterrò e ripartì.

– Nel 583 in Francia San Gregorio di Tours vede un globo luminoso.

– Ai tempi di Carlo Magno, vengono descritti eventi dove risulta che navi spaziali presero a bordo alcuni abitanti della Terra per mostrare loro i sistemi di vita del popolo celeste.

– Nell’anno 776 fu avvistato un oggetto volante durante l’assedio del Castello di Sigiburg, in Francia. I Sassoni circondarono e assediarono i francesi. Essi stavano combattendo quando improvvisamente un gruppo di dischi (scudi fiammeggianti) volando apparvero sopra il tetto della chiesa. Ai Sassoni ciò apparve, come se i francesi fossero protetti da questi oggetti, e quindi fuggirono ritirandosi. Ci sono due illustrazioni dell’accaduto su su un manoscritto del XII° secolo” Annales Laurissenses” ( libri di eventi storici e religiosi). Gli oggetti raffigurati in cielo sono vere e proprie astronavi con tanto di oblò sui lati.

– Nel 793 in Northumbria apparvero bagliori eccezionali e dragoni rossi che volavano nell’aria.

– Nel 796 in Inghilterra apparvero piccoli globi volteggianti intorno al sole.

– Nell’ottavo secolo d.C. nella storia dei Longobardi si legge che apparve una colonna molto luminosa in posizione verticale rispetto alla Terra, che discendendo bruciò molte cose e poi risalì di nuovo in cielo dove cambiò posizione.

– Nell’839 dagli annali di Giuda risulta che per alcune notti delle città furono sorvolate da degli oggetti infuocati a forma di stella.

– Nel 842 vi fu l’avvistamento di un UFO sopra la città francese di Angers. Vi è anche un’illustrazione dell’epoca che tetimonia l’avvistamento.

– Nel 900 sul Giappone vi fu un avvistamento di una “ruota di fuoco” . C’è anche un’illustrazione dell’epoca di quest’evento.

– Nel IX secolo l’arcivescovo Agobardo di Lione ricevette numerose lamentele dai suoi fedeli sul del fatto che la regione era infestata da marinai celesti che sbarcavano dalle nubi e saccheggiavano frutteti e campi di frumento.

– Nel 1147 da Nizza fu osservata una croce sul disco lunare.

– Nel XIII secolo un veicolo aereo rimase incastrato con una sua appendice in un tumulo di una città inglese. L’astronauta alieno che era intento a liberare l’astronave fu raggiunto da una folla di persone del luogo e fu ucciso.

– Nel 1217 tre croci volanti fluttuarono nel cielo di Nizza.

– L’1/1/1254 su St. Albans (Inghilterra) compare nel cielo una grande nave elegante, ben equipaggiata e di colore meraviglioso (oltre a vari fenomeni inspiegabili). Lo stesso veicolo va visto mesi dopo anche a Parigi.

– Nel 1290, un enorme oggetto circolare di colore argenteo sorvolò lentamente l’Abbazia benedettina di Amplefort, in Inghilterra, sotto gli occhi terrorizzati dei monaci che interruppero le loro preghiere già iniziate nella cappella, per accorrere a vedere il prodigio.

– Dal 1300 incominciano ad essere riportati nei dipinti alcuni avvistamenti UFO. Ciò infatti si riscontra in dipinti di vari artisti dell’epoca che raffigurano UFO di vario tipo nei cieli dei loro dipinti. I quadri dell’epoca in cui ci sono UFO riconoscibilissimi sono molti e di vari artisti, come Filippo Lippi, Masolino da Panicale, Paolo Uccello, ecc.

– Nel 1301 su Firenze apparvero delle croci luminose volanti

– Nel 1338 in Francia fu l’avvistamento di un enorme UFO sferico. Un’immagine dell’evento è presente nel libro francese “Le Livre Des Bonnes Moeurs” di Jacques Legrand.

– Nel 1350 fu dipinta una scena della crocifissione sopra l’altare nel Visoki Decani Monestary in Kosovo. A destra ed a sinistra della croce si vedono nel cielo degli UFO con al loro interno delle persone che li pilotano.

– Nel febbraio 1465, durante il regno di Enrico IV, una trave di fuoco scintillante apparve nei cieli. Esiste anche un’illustrazione dell’evento.

Corrado Lychostene, nel suo libro “Prodigiorum ac Ostentorum Chronicon”, stampato a Basilea nell’anno 1557, ci descrive gli avvistamenti di oggetti strani che volavano nei cieli nel Medio Evo e nel Rinascimento.Oltre a croci greche e cristiane, nel libro si descrive il passaggio nel cielo d’Arabia, nell’anno 1479, di un oggetto definito “trave”. Accanto alla notizia è stampato anche il disegno di tale “trave”, che è identica ad un moderno missile.

– Nel 1487 apparvero a Forlì tre lance volanti.

– Il 14/8/1491 alle ore 20:00, Gerolamo Cardano incontra sette uomini vestiti simili a quelli dell’antica Grecia, con calzari splendenti e con le vesti scarlatte sotto il pettorale: essi dissero di essere uomini provenienti dallo spazio che potevano vivere trecento anni.

– Il 15/9/1492 Cristoforo Colombo vide scendere dal cielo un “ramo” infuocato.

– Cristoforo Colombo nei suoi diari menzionava insoliti fenomeni astronomici ed il passaggio di scie di fuoco nel cielo.

– Ci sono due UFO a forma di cappello di prete rappresentati nei cieli di due arazzi che furono fatti nel XV° secolo e che sono conservati nella basilica francese di Notre-Dame in Beaune, Burgandy.

– Benvenuto Cellini parla di una trave di fuoco che splende su Firenze.

– Nel 1500 Giordano Bruno fu bruciato sul rogo dall’inquisizione perché osò credere che esistevano altri mondi abitati a seguito di avvistamenti di veicoli volanti guidati evidentemente da esseri non di questo mondo.

– Anche nei quadri del rinascimento sono indicati diversi tipi di UFO, prevalentemente inseriti in quadri riferiti a soggetti religiosi perché si credeva che gli UFO erano manifestazioni divine. Da notare che gli UFO rappresentati sono per lo più di forma discoidale.

– Nel 1520 si legge dalla Cronaca dei Fatti Prodigiosi di Corrado Licostene che una trave ardente di orrenda grandezza fu vista in cielo, e la volta che si fu avvicinata alla terra, discendendo, bruciò molte cose! Quindi tornata in alto assunse forma circolare.

– Appaiono alcuni inconfondibili dischi volanti nei cieli dell’ un arazzo chiamato “Il trionfo dell’estate” creato a Bruges nel 1538

– Antiche cronache tedesche narrano una lunga serie di avvistamenti UFO avvenuti nel 1544 i in Germania.

– Il 14/4/1561 nel cielo della città di Norimberga comparvero numerosissimi oggetti cilindrici che rimasero immobili, in alto. Subito dopo, dall’interno degli oggetti cilindrici uscirono moltissimi altri oggetti, a forma di sfera e di disco, che si misero a compiere evoluzioni nel cielo sotto gli occhi di tutte le persone del luogo (l’evento ebbe risonanza in tutto il mondo) e furono dettagliatamente descritti nelle cronache del tempo. Di notevole importanza la descrizione di grandi cilindri volanti che stazionavano immobili nel cielo e da cui fuoriuscivano delle sfere che volavano a velocità fantastiche.

– Il 7/8/1566 furono viste sfere nere passare davanti al Sole. Lo stesso fenomeno avvenne sempre lo stesso anno sopra Basilea (Svizzera), dove apparvero numerosi oggetti di forma sferica e di colore chiaro e scuro. Gli oggetti si affrontarono in una specie di combattimento aereo, davanti agli abitanti della città che, con lo sguardo rivolto al cielo, osservavano la scena. Dopo aver compiuto incredibili manovre aeree, le sfere diventarono rosso fuoco e scomparvero. Esiste una chiara rappresentazione d’epoca dell’evento.

– Benvenuto Cellini (1500-1571) nella sua autobiografia descrive lo strano fenomeno di cui fu testimone egli stesso assieme a un suo compagno di viaggio. I due stavano ritornando da Roma, a cavallo, verso Firenze, quando giunsero su una collina da cui si vedeva la città. Poterono così vedere una enorme “trave luminosa” stagliarsi nel cielo sopra Firenze.

– Nel 1571, nella battaglia di Lepanto una notte in cielo apparve una gigantesca colonna lucente che si mise ad osservare la battaglia.

http://fratellidiluce.it/sottopagine/Casi%20storici/Avvistamenti%20UFO%20nella%20storia.html?vgrt67=ve56

UFO: MESSICO INVASO DA FLYING WORMS

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Messico invaso da “Flying Worms”,testimoni filmano spettacolari immagini

Pubblicato da evidenzaliena su Novembre 27, 2009

 

Proponiamo direttamente da “Tercermilenio” – il canale su youtube del noto giornalista investigativo Jaime Maussan, uno dei massimi esperti sul fenomeno UFO – questi due video spettacolari,filmati nei pressi di Città del Messico.Le riprese effettuate entrambe nel mese di Novembre sono state discusse ed analizzate in un’intervista condotta dallo stesso Maussan con gli autori di tali avvistamenti,Arturo Robles Gil e Octavio Fernandez Garcia,i quali sono riusciti a catturare qualcosa di spettacolare quanto misterioso:i cosiddetti EBANI (Entità Biologiche Anomale Non Identificate) o “Flying Worms” dal termine inglese che identifica il fenomeno.

Queste riprese possono essere catalogate,per qualità e per definizione tra le migliori immagini del 2009,riguardanti appunto tali manifestazioni.

LA VIDEO INTERVISTA DI JAIME MAUSSAN E GLI EBANI DI ARTURO ROBLES GIL

 

http://evidenzaliena.wordpress.com/2009/11/27/messico-invaso-da-flying-wormstestimoni-filmano-spettacolari-immagini/

Naufragio in Bangladesh: 72 morti

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Naufragio in Bangladesh: 72 morti

 

Sul traghetto 2.000 passeggeri, a fronte di 650 consentiti

30 novembre, 09:49

 ANSA) – DACCA, 30 NOV – E’ salito a 72 morti il bilancio del naufragio di venerdi’ del traghetto ‘Coco 4′ nel fiume Tentulia in Bangladesh, nei pressi di Bhola. Un mezzo di soccorso e’ riuscito a risollevare il ‘Coco 4′, adagiatosi sul lato sinistro a causa del sovraffollamento. Sulla nave, sostiene il quotidiano The Daily Star, vi sarebbero stati 2.000 pellegrini che si spostavano da Dacca in occasione della festa religiosa musulmana di Eid el Adha, a fronte di una capacita’ del traghetto di meno 650 persone.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2009/11/30/visualizza_new.html_1622202782.html

Bomba su treno russo. Almeno 30 le vittime

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28/11/2009 | Actualidad

 

 Bomba su treno russo. Almeno 30 le vittime Ferito imprenditore friulano, sta bene MOSCA.-E’ la pista terroristica quella scelta ufficialmente dalle autorità russe per il deragliamento di ieri sera del treno veloce Nievski Express Mosca-San Pietroburgo, il cui bilancio provvisorio oscilla tra i 26 e 39 morti, 18 dispersi e circa cento feriti, tra cui un italiano, Armando Noacco, 58 anni, in condizioni non gravi. La procura generale russa ha aperto un’inchiesta per terrorismo e detenzione illegale di materiale esplosivo e il presidente delle ferrovie Vladimir Iakunin ha annunciato che sconosciuti hanno fatto esplodere una bomba, sostenendo che la principale pista investigativa è quella terroristica. Pista confermata da alcuni testimoni, che hanno udito una forte detonazione prima dell’incidente, e dal ritrovamento di un cratere del diametro di un metro vicino ai binari. Per ora l’episodio è stato rivendicato via internet da un sedicente gruppo ultranazionalista ‘Combat 18′, che si era assunto anche la responsabilità dell’esplosivo rinvenuto in un sacchetto di plastica con una svastica il 14 novembre scorso in una vagone della metro di San Pietroburgo. Il deragliamento, come sottolineato dallo stesso Iakunin, sembra analogo a quello subito da un altro Nievski Express il 13 luglio del 2007, quando rimasero ferite 60 persone (anche in quell’occasione un italiano): per quella vicenda a Novgorod è in corso un processo a due ingusci, uno dei quali ha confessato che l’attentato fu compiuto su ordine della guerriglia cecena. Per lo stesso episodio è ricercato uno dei capi dei ribelli ceceni, Pavel Kosolapov, legato al comandante della guerriglia cecena Doku Umarov. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e incerto: l’ultimo dato fornito dal ministro della sanità Tatiana Golokova parla di 26 vittime, ma in precedenza un responsabile del ministero delle situazioni di emergenza aveva indicato 39 morti, mentre la procura conferma 30 decessi. Metà dei feriti é grave. Il cittadino italiano ha subito una frattura al bacino di media gravità ma senza conseguenze per gli organi interni: a breve sarà trasferito in un ospedale di San Pietroburgo. Sul treno, deragliato nella regione di Tver a circa 300 km a nord di Mosca e utilizzato spesso dai turisti (almeno tre gli stranieri), viaggiavano 661 passeggeri. Almeno 5 delle 14 carrozze sono state danneggiate, anche se le più interessate sono le ultime tre. L’incidente ha causato forti ritardi sulla linea per oltre 60 treni con un totale di 27 mila passeggeri. ITALIANO E’ IMPRENDITORE FRIULANO, STA BENE – E’ in buone condizioni, anche se ha subito la frattura del bacino, Armando Noacco, l’italiano rimasto coinvolto nell’incidente ferroviario del Nievski Express. Lo ha riferito all’ANSA il genero dell’uomo, Fabio Battoia, che ha parlato con lui al telefono dall’ospedale Valdaj di Novgorod. Battoia collabora all’azienda di Noacco, a Tricesimo (Udine), specializzata nell’esportazione di mobili e cucine. “Sta abbastanza bene – ha affermato Battoia – anche se lamenta forti dolori. Lo sta seguendo il Console d’Italia e domani – ha aggiunto – dovrebbe venire trasferito all’Ospedale di San Pietroburgo”. Noacco è un imprenditore molto noto a Udine, dove vive con la moglie e due figlie. Si trovava in Russia da una settimana e sarebbe dovuto rientrare in Friuli per il suo compleanno, il 4 dicembre. “E’ stato molto fortunato – ha sottolineato il genero – perché si trovava nel primo vagone del treno, quello che ha subito i danni più gravi. Attorno a lui sono morti tutti. Speriamo che possa tornare presto”, ha concluso. di Ansa 28/11/2009 | Actualidad Bomba su treno russo. Almeno 30 le vittime Ferito imprenditore friulano, sta bene MOSCA.-E’ la pista terroristica quella scelta ufficialmente dalle autorità russe per il deragliamento di ieri sera del treno veloce Nievski Express Mosca-San Pietroburgo, il cui bilancio provvisorio oscilla tra i 26 e 39 morti, 18 dispersi e circa cento feriti, tra cui un italiano, Armando Noacco, 58 anni, in condizioni non gravi. La procura generale russa ha aperto un’inchiesta per terrorismo e detenzione illegale di materiale esplosivo e il presidente delle ferrovie Vladimir Iakunin ha annunciato che sconosciuti hanno fatto esplodere una bomba, sostenendo che la principale pista investigativa è quella terroristica. Pista confermata da alcuni testimoni, che hanno udito una forte detonazione prima dell’incidente, e dal ritrovamento di un cratere del diametro di un metro vicino ai binari. Per ora l’episodio è stato rivendicato via internet da un sedicente gruppo ultranazionalista ‘Combat 18′, che si era assunto anche la responsabilità dell’esplosivo rinvenuto in un sacchetto di plastica con una svastica il 14 novembre scorso in una vagone della metro di San Pietroburgo. Il deragliamento, come sottolineato dallo stesso Iakunin, sembra analogo a quello subito da un altro Nievski Express il 13 luglio del 2007, quando rimasero ferite 60 persone (anche in quell’occasione un italiano): per quella vicenda a Novgorod è in corso un processo a due ingusci, uno dei quali ha confessato che l’attentato fu compiuto su ordine della guerriglia cecena. Per lo stesso episodio è ricercato uno dei capi dei ribelli ceceni, Pavel Kosolapov, legato al comandante della guerriglia cecena Doku Umarov. Il bilancio delle vittime è ancora provvisorio e incerto: l’ultimo dato fornito dal ministro della sanità Tatiana Golokova parla di 26 vittime, ma in precedenza un responsabile del ministero delle situazioni di emergenza aveva indicato 39 morti, mentre la procura conferma 30 decessi. Metà dei feriti é grave. Il cittadino italiano ha subito una frattura al bacino di media gravità ma senza conseguenze per gli organi interni: a breve sarà trasferito in un ospedale di San Pietroburgo. Sul treno, deragliato nella regione di Tver a circa 300 km a nord di Mosca e utilizzato spesso dai turisti (almeno tre gli stranieri), viaggiavano 661 passeggeri. Almeno 5 delle 14 carrozze sono state danneggiate, anche se le più interessate sono le ultime tre. L’incidente ha causato forti ritardi sulla linea per oltre 60 treni con un totale di 27 mila passeggeri. ITALIANO E’ IMPRENDITORE FRIULANO, STA BENE – E’ in buone condizioni, anche se ha subito la frattura del bacino, Armando Noacco, l’italiano rimasto coinvolto nell’incidente ferroviario del Nievski Express. Lo ha riferito all’ANSA il genero dell’uomo, Fabio Battoia, che ha parlato con lui al telefono dall’ospedale Valdaj di Novgorod. Battoia collabora all’azienda di Noacco, a Tricesimo (Udine), specializzata nell’esportazione di mobili e cucine. “Sta abbastanza bene – ha affermato Battoia – anche se lamenta forti dolori. Lo sta seguendo il Console d’Italia e domani – ha aggiunto – dovrebbe venire trasferito all’Ospedale di San Pietroburgo”. Noacco è un imprenditore molto noto a Udine, dove vive con la moglie e due figlie. Si trovava in Russia da una settimana e sarebbe dovuto rientrare in Friuli per il suo compleanno, il 4 dicembre. “E’ stato molto fortunato – ha sottolineato il genero – perché si trovava nel primo vagone del treno, quello che ha subito i danni più gravi. Attorno a lui sono morti tutti. Speriamo che possa tornare presto”, ha concluso.

di Ansa

http://www.italianosdargentina.com.ar/index.php?IdNot=29306 I soccorsi al lavoro http://www.italianosdargentina.com.ar/index.php?IdNot=29306 I soccorsi al lavoro

novembre 28, 2009

INFLUENZA A/H1N1 IN CALO-ARRIVA LA STAGIONALE

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28 novembre 2009

Simg, H1N1 cala ma ora attenti a stagionale

 

La pandemia è in calo. Gli italiani colpiti dal virus H1N1 nell’ultima settimana, infatti, sono stati 682.000, rispetto agli oltre 750.000 della precedente rilevazione. Ora siamo di fronte alla seconda ondata pandemica, che terminerà a fine dicembre e farà registrare in totale 6 milioni di casi. I dati arrivano dai medici di famiglia della Società di medicina generale, riuniti a Firenze per il loro congresso annuale e che avvertono: a fine anno comincerà l’influenza stagionale che, prevedibilmente, colpirà altri due milioni di persone. Con un totale di 8 milioni di casi. Dunque la stagione influenzale si preannuncia come la più aggressiva degli ultimi 10 anni.
Ma i medici della Simg sottolineano che siamo pronti per affrontare anche l’emergenza della stagionale. “Il sistema ha retto bene”, dicono. “L’influenza suina non ha mai rappresentato un problema sanitario per il nostro Paese – spiega Claudio Cricelli, presidente Simg – ma solo una sfida per l’organizzazione del sistema. Non si è determinata alcuna emergenza assistenziale. Abbiamo affrontato le criticità legate all’arrivo della pandemia grazie alla collaborazione tra le diverse Istituzioni sanitarie. È la dimostrazione che il sistema funziona e ciò potrà essere un insegnamento per il futuro”. “La prevenzione col vaccino rimane la vera arma vincente”, afferma Pietro Crovari, professore ordinario di Igiene generale e applicata dell’Università di Genova. “Anche se i casi stanno diminuendo – continua – è importante proseguire la campagna vaccinale e non abbassare la guardia”. Per quanto riguarda il virus stagionale, spiegano gli esperti, questo ha una capacità diffusiva inferiore rispetto a quello pandemico, estremamente contagioso. Solo il 25% dei casi infatti secondo le stime sarà attribuibile all’influenza stagionale. 
 
Queste percentuali possono essere ricavate dall’andamento dell’infezione nell’emisfero australe, dove il picco pandemico si è concluso la scorsa estate. I medici di famiglia mettono in guardia contro gli allarmismi. I professionisti iscritti alla Simg hanno risposto concretamente all’ondata di panico, dando per primi l’esempio sul fronte della vaccinazione: 7 su 10 si sono vaccinati contro l’influenza A/H1N1. Un vero e proprio record, se si pensa che nelle precedenti stagioni influenzali solo il 40% degli operatori della sanità si è sottoposto a misure preventive.

 

 

 

 

http://www.vitadidonna.it/news/2009/11/simg-h1n1-cala-ma-ora-attenti.html

 

 

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