Mirabilissimo100’s Weblog

settembre 4, 2020

CRUDELE INFANTICIDIO A ROCCAPIEMONTE IN PROVINCIA DI SALERNO

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la finestra che affaccia sul luogo del ritrovamento del corpicino. Foto Tanopress

CHE NEWS.IT

4 SETTEMBRE 2020

DIEGO C

Neonata trovata morta nella siepe: l’hanno buttata dal secondo piano

Neonata trovata morta con ancora il cordone ombelicale attaccato: fermati i genitori e l’ipotesi degli investigatori è inquietante.

Era già stato agghiacciante trovare il povero corpicino di una neonata senza vita, in mezzo ad una siepe e con il cordone ombelicale ancora attaccato. Ma ora l’ipotesi degli inquirenti sulla dinamica di quello che si può già chiamare omicidio, è ancora più spaventosa.

La bambina, infatti, secondo le prime ricostruzioni della Scientifica, sarebbe stata gettata dal secondo piano subito dopo essere stata partorita da una donna di 42 anni. Un «serio sospetto», riferiscono fonti investigative.

Era già stato agghiacciante trovare il povero corpicino di una neonata senza vita, in mezzo ad una siepe e con il cordone ombelicale ancora attaccato. Ma ora l’ipotesi degli inquirenti sulla dinamica di quello che si può già chiamare omicidio, è ancora più spaventosa.

La bambina, infatti, secondo le prime ricostruzioni della Scientifica, sarebbe stata gettata dal secondo piano subito dopo essere stata partorita da una donna di 42 anni. Un «serio sospetto», riferiscono fonti investigative.

Il corpo neonato era stato trovato avvolto in un lenzuolo, in mezzo ad una siepe, proprio sotto l’abitazione dei genitori. Era stato un passante a fare la macabra scoperta e ad avvisare il 112.

Una volta trovato, non c’è stato nulla da fare: era già morto. I medici del 118 avevano notato subito una ferita alla testa della piccola e da questo particolare sono scattate le indagini dei carabinieri che hanno portato alla drammatica verità.

I genitori sono stati fermati qualche ora dopo il ritrovamento e i militari sono saliti in casa loro. Nell’abitazione c’era sangue dappertutto, probabilmente versato durante il parto. Nessuno tra i vicini si era mai accorto che la 42enne fosse incinta.

La coppia ha un altro figlio di 17 anni: il ragazzo è stato affidato ai nonni e sarà anche lui ascoltato. Nelle prossime ore il medico legale Giuseppe Consalvo effettuerà l’autopsia che potrebbe fornire altri elementi utili agli investigatori.

CONTINUA NELLA PAGINA

https://www.chenews.it/2020/09/04/neonata-morta-gettata-secondo-piano/

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3 SETTEMBRE 2020

I carabinieri hanno fermato una coppia di Roccapiemonte, sono ritenuti responsabili dell’uccisione del bambino trovato morto in un’aiuola in via Roma

Bambino morto a Roccapiemonte, la svolta è arrivata nella notte. I carabinieri hanno fermato due persone, marito e moglie rispettivamente di 47 e 42 anni, ritenute responsabili dell’omicidio del neonato trovato a Roccapiemonte. Il sostituto procuratore Roberto Lenza ne ha disposto il fermo. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori la donna, dopo il parto, ha lanciato dal balcone di casa il neonato. Sarà l’autopsia a stabilire se il bambino fosse nato privo di vita oppure no. Quando è stato trovato aveva il cordone ombelicale attaccato. Sulla testa presentava una ferita provocata dall’urto con la siepe. A trovare il corpicino è stato un uomo che stava scendendo nel garage sotto casa e che ha visto spuntare dall’aiuola un piedino. “Pensavo fosse un bambolotto”, ha raccontato l’uomo agli investigatori. Il ritrovamento è avvenuto ieri sera. Indagano i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino.

novembre 24, 2012

NEONATA MUORE ABBANDONATA IN UNA LATRINA IN UGANDA

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LEGGO.IT

NEONATA MUORE ABBANDONATA IN UNA LATRINA. VIDEO CHOC DALL’AFRICA

 

 

 

Martedì 13 Novembre 2012 – 16:08

KAMPALA (UGANDA) – Video choc dall’Uganda. Una bambina è stata trovata avvolta in un sacco e abbandonata in una latrina dalla madre. A lanciare l’allarme sono stati i residenti della zona che hanno sentito il pianto della neonata.
Un video diffuso sul web mostra il salvataggio che però non è stato sufficiente a salvare la vita della piccola che è morta prima che riuscissero ad estrarla dalla terra.
La madre, una giovane di 22 anni, si trova ora in stato di fermo e in attesa del processo.

 
 
VIDEO
 
 

ottobre 6, 2012

SOFFOCA LA FIGLIA NEONATA CON LE PAGINE DELLA BIBBIA E LA COSPARGE D’ALCOL

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LEGGO.IT

SOFFOCA LA FIGLIA NEONATA CON LE PAGINE
DELLA BIBBIA E LA COSPARGE D’ALCOL

Donna 41enne soffoca la figlia neonata con le pagine della Bibbia

 
Julia Lovemore, autrice del folle omicidioLa casa della donnaLa casa della donna in cui si è consumato l'omicidio
 
 
 
Giovedì 04 Ottobre 2012 – 06:49
di Isabella Pascucci

CAMBRIDGE – Soffoca la figlia di sei settimane con le pagine della Bibbia.
È una storia al limite dell’assurdo, odiosa ed inaccettabile, tra follia ed ossessione religiosa.
Fanatica cattolica, Julia Lovemore, 41enne britannica affetta da disturbo bipolare, ha ucciso la figlia neonata, di appena un mese e mezzo, infilandole nella bocca alcune pagine della Bibbia.
Poi, ha cosparso il corpicino della piccola Faith di alcool e ha iniziato a saltare sopra ad esso.

UNA TRAGEDIA EVITABILE. La terribile violenza ed irrazionalità di un gesto tanto assurdo, però, potevano essere evitate.
Poche ore prima che la piccola Faith venisse uccisa in modo tanto brutale, due operatori sanitari avevano fatto visita all’abitazione dei coniugi Lovemore, a Milton, nei pressi di Cambridge.
Lo spettacolo che si era svelato agli occhi dei sanitari era, già di per sé, agghiacciante: il marito della donna, il 39enne designer di videogame David, era in ginocchio, in preda ad una crisi psicotica, urlando disperato affinché sua moglie venisse liberata dal diavolo che si era impadronito di lei.
E nonostante i due operatori avessero udito la voce della moglie chiamare l’uomo dal piano inferiore dell’appartamento, non si sono soffermati per parlarle.
Tragicamente, solo un’ora più tardi, l’uomo portava in ospedale la neonata senza vita e il suo primo figlio, anch’egli in condizioni critiche, dopo essere stato cosparso di alcool.

SERVIZI SANITARI SOTTO ACCUSA. Fatali, gli errori e le leggerezze del Cambridgeshire and Peterborough NHS Trust: non ultimo il non aver considerato che nel 2006 la donna aveva già tentato di soffocare con un cuscino il suo primo nato, perché stava piangendo.
La famiglia, con evidenti e allarmanti indizi di follia, inoltre, era stata letteralmente lasciata a se stessa per ben tre mesi, a causa di una disfunzione nell’organizzazione del servizio di salute mentale.
E per finire, la Lovemore, solo cinque giorni prima dell’uccisione della bambina, chiedeva ai servizi sociali di interrompere le visite di controllo, una manifestazione evidente di un aggravamento dello stato psicologico.
E l’istituzione sanitaria è stata accusata anche di non controllare l’assunzione dei farmaci da parte della donna.
Del resto, un’inchiesta ha stabilito che i servizi sociali hanno impiegato troppo tempo prezioso per determinare se le posizioni di estremismo e fanatismo religioso della famiglia potessero essere un segno di malattia mentale, piuttosto che valutare il rischio, ben più allarmante, che quel fanatismo rappresentasse un pericolo per i bambini.

 

gennaio 14, 2012

ROMA: UCCIDE LA FIGLIA E LA LASCIA NEL CESTO DEI PANNI SPORCHI “MIO MARITO NON LA VOLEVA”

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LEGGO.IT

ROMA: UCCIDE LA FIGLIA E LA LASCIA NEL CESTO DEI PANNI SPORCHI “MIO MARITO NON LA VOLEVA”

 
Martedì 27 Dicembre 2011 – 20:41

ROMA – Ha partorito una bambina nella notte tra il 23 e il 24 dicembre, e poi l’ha uccisa, lasciando il cadavere nella cesta dei panni sporchi, ed è lì che la piccola è stata trovata morta dagli agenti della squadra mobile di Roma. «Mio marito non voleva quella bambina. Allora ci ho pensato io». Tra le lacrime una filippina di 36 anni ha confessato così agli agenti della Squadra Mobile di Roma di avere partorito, strappando da sola il cordone ombelicale, e poi ucciso una bambina. La donna ha partorito da sola in un garage, usato come abitazione, nel popolare quartiere Alessandrino a Roma. Un travaglio breve poi il parto. E la decisione terribile di sopprimere quella bimba che forse avrebbe pesato troppo sul misero bilancio familiare: nel garage dove è avvenuta la tragedia la donna viveva col marito e una figlia di dodici anni. Ora la filippina è accusata di infanticidio. È piantonata al Policlinico Casilino dove è stata ricoverata perchè dopo il parto nel garage ha avuto un’emorragia. All’ospedale hanno constatato che non aveva espulso la placenta. La filippina non ha subito raccontato la terribile verità. Anzi ai medici ha detto di avere partorito la bambina e di averla affidata a dei conoscenti. Ma la versione della donna non convinceva. I medici hanno tentato di farle dire dove fosse la bimba nel vano tentativo di salvare la neonata. Poi sono entrati in campo gli agenti della Squadra Mobile. Durante la perquisizione all’interno del garage è venuta fuori la verità: tra i panni sporchi, avvolto sommariamente, è stato trovato il corpo della neonata morta. A quel punto per la donna è scattato l’arresto disposto dal pm della Procura di Roma Minisci e la donna tra le lacrime ha ammesso «mio marito non voleva quella bimba, ho tenuto nascosta per tutto il tempo la gravidanza». Ora la donna si trova al Policlinico Casilino. Proprio in questo ospedale, che si trova in periferia in una zona abitata da immigrati e vicino ad alcuni campi nomadi, alcuni anni fa è stata istituita una sorta di ‘ruota’ tecnologica, ovvero una culla termica dove in assoluto anonimato è possibile deporre neonati indesiderati. Questo per cercare di aiutare le madri in difficoltà e tutelare i piccoli, In questa culla termica già alcuni bimbi hanno trovato una vita nuova. 

 

 

http://www.leggo.it/articolo.php?id=155581

dicembre 11, 2010

Neonata rapita da ospedale tedesco

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Neonata rapita da ospedale tedesco

9/12/2010

Francoforte, prelevata da una donna

Una bambina di origine libanese, a sole sei ore di vita, è stata rapita da una donna in un ospedale di Francoforte. Poco dopo mezzogiorno due donne, di origine probabilmente straniera, si sono presentate in reparto ed una di esse, spacciandosi per infermiera, è entrata nella stanza della puerpera. Poi ha preso in braccio la piccola con la scusa di volerle fare una foto e si è subito dileguata con l’altra donna.

Poco dopo è partita la caccia alle due sequestratrici. La polizia della città tedesca si muove anche con l’ausilio di elicotteri.

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo497851.shtml

ottobre 12, 2010

Mantova, neonata messa in lavatrice-Coppia arrestata, la piccola è salva

Filed under: Senza Categoria — Tag:, , , — mirabilissimo100 @ 9:50 am

Mantova, neonata messa in lavatrice

  
9/10/2010
  

Coppia arrestata, la piccola è salva

Vicenda dai contorni ancora oscuri accaduta a Mantova. Una donna romena ha partorito in una camera di un agriturismo e poi ha nascosto la bimba nella lavatrice spenta. Poi ha chiamato i soccorsi per un’emorragia. In ospedale i medici hanno subito capito che la donna aveva appena partorito. La neonata non è stata trovata subito ma durante un secondo sopralluogo dei carabinieri. I genitori della piccola sono stati arrestati per tentato omicidio.

Mantova, neonata messa in lavatrice 

Il fatto è accaduto poco dopo le 13.30, quando è arrivata al 118 una richiesta di soccorso, partita dall’agriturismo Trincerone, alle porte di Mantova. Qui i soccorritori hanno trovato la donna in preda ad una forte emorragia, con tracce di sangue ovunque nella stanza che aveva preso in affitto con il marito. Al momento i due coniugi non hanno saputo o voluto spiegare che cosa era successo. In ospedale i medici hanno subito capito che la donna aveva appena partorito. Del neonato, però, non era stata trovata alcuna traccia.  

Sono stati avvertiti i carabinieri che hanno fatto scattare la ricerca del neonato. Carabinieri e personale di soccorso sono ritornati all’agriturismo e, nella stanza dei coniugi, dentro alla lavatrice spenta, avvolta tra i panni sporchi, hanno trovato una neonata. I vagiti della piccola hanno fatto tirare un sospiro di sollievo ai soccorritori che subito l’hanno trasportata nel reparto di neonatologia dell’ospedale Carlo Poma, dove si trova tuttora, accudita dal personale. ”Sta bene – dicono i medici -: e’ salva”.

Subito dopo sono scattate le manette per i due coniugi, che risultano entrambi disoccupati. La donna si trova in ospedale mentre il marito è stato rinchiuso in carcere. I carabinieri non hanno rivelato ancora le generalità dei due, in attesa di chiarire che cosa realmente sia successo e quali fossero le loro reali intenzioni. Anche se imputazione per i due e’ quella di tentato omicidio.

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo492940.shtml

settembre 29, 2010

Neonata invalida, altre accuse a medici in lite

Filed under: Senza Categoria — Tag:, , , , — mirabilissimo100 @ 9:00 PM

Neonata invalida, altre accuse a medici in lite

 

Bergamo, 29-09-2010

Samanta è nata invalida il 30 gennaio, agli Ospedali Riuniti. A causare l’invalidità della neonata, una lite fra due dottoresse. Al centro della discussione l’opportunità o meno di procedere con il parto cesareo, dopo due giorni di travaglio.

 Come a Messina e in altri casi, il contrasto fra i dottori avrebbe causato questa situazione che ha portato a una causa della famiglia contro l’ospedale. La bambina è cieca, viene nutrita con un sondino e non riesce a deglutire. Le viene continuamente aspirato il muco, altrimenti morirebbe soffocata.

La madre, dopo il parto, non potrà più avere figli. Il marito della donna Saimir Zekaj, 38 anni, ha raccontato che tutto sarebbe successo in sala parto. Saimir è in Italia da 16 anni ed è un operaio all’inceneritore di Dalmine.

Come riporta Bergamo News, il marito ha detto: “A un certo punto in sala travaglio abbiamo anche assistito a una discussione molto accesa tra due dottoresse, una invitava a fare il cesareo, l’altra no. Ed è stata, ahimè, la prima a soccombere: è uscita dalla sala sbattendo la porta”.

L’indecisione, secondo Saimir, è durata fino al cambio del turno dei medici, che hanno deciso di far nascere la bambina con il parto cesareo.

http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=145746

Maggio 3, 2010

Migliora bimba gettata da finestra

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Migliora bimba gettata da finestra

 
3/5/2010

Cosenza, ma situazione è sempre grave

E’ sempre in prognosi riservata, ma le sue condizioni inducono all’ottimismo i medici, la neonata romena gettata dalla finestra dalla madre subito dopo il parto nel Cosentino. La bimba respira e si alimenta da sola e questo viene considerato un buon segno dai medici di neonatologia dell’ospedale di Cosenza. La prognosi, tuttavia, resta riservata a causa del trauma cranico riportato dalla neonata nella doppia caduta.

La madre, di 41 anni, dopo aver nascosto la gravidanza anche al marito, aveva partorito e subito dopo ha lanciato la piccola dalla finestra. La neonata è caduta prima su un davanzale, dopo un volo di due metri, quindi per strada, facendo un altro salto di due metri. Ciò le ha provocato due ematomi alla testa.

I carabinieri, intervenuti dopo una segnalazione anonima, hanno arrestato la 41enne per tentato omicidio. Nell’appartamento dove è avvenuto il parto, i carabinieri hanno trovato cinque persone, tutte romene, tre uomini e due donne. Secondo quanto emerso dalle indagini, erano all’oscuro di quanto è accaduto.

Bimba nata forse da relazione extraconiugale
La donna aveva nascosto la gravidanza probabilmente perché concepita da un altro uomo, considerato che il marito è giunto in Italia sette mesi fa mentre la donna ha partorito regolarmente al termine dei nove mesi di gestazione. La coppia abita in un appartamento insieme ad altre due coppie di connazionali. Vivono di espedienti, lei come badante e donna delle pulizie, il marito si arrangia con qualche lavoretto. La donna non ha fornito spiegazioni sul suo gesto.

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo480576.shtml

Lancia bimba da finestra dopo parto

2/5/2010

Arrestata 41enne, grave la neonata

Agghiacciante episodio accaduto nel Cosentino. Protagonista una donna romena di 41 anni che, dopo aver partorito, ha lanciato la neonata dalla finestra della sua abitazione. Il fatto è avvenuto a Grisolia. La 41enne è stata arrestata per tentato infanticidio. Per miracolo la bambina non è morta. La piccola si trova nel reparto di neonatologia: le sue condizioni sono molto gravi a causa di un trauma cranico causato dalla caduta.

Infophoto

Dopo una segnalazione anonima i carabinieri sono intervenuti in una zona del cento storico di Grisolia dove per strada hanno trovato una neonata con ancora la placenta attaccata al corpo. Al momento del ritrovamento la bambina piangeva a dirotto. Sono scattate immediatamente le indagini e poco dopo è stato identificato l’appartamento dove era nata la bambina. Nell’abitazione i carabinieri hanno trovato cinque persone, tutte rumene, tre uomini e due donne, di cui una si trovava a letto dove c’erano delle tracce di sangue, segno evidente dell’avvenuto parto. Dalle indagini dei carabinieri è emerso che la donna, dopo il parto, ha cercato di disfarsi della bambina lanciandola dalla finestra.

L’arresto della donna romena è stato disposto dal procuratore capo di Paola, Bruno Giordano, per il reato di tentato infanticidio. La donna ora si trova ricoverata nell’ospedale di Cetraro.

http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo480530.shtml

 

novembre 8, 2009

Influenza, a Napoli muore neonata

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I pediatri: vaccini per i piccoli

Influenza, a Napoli muore neonata

La piccola era in rianimazione con la polmonite bilaterale. Un altro bimbo di 25 giorni positivo: in Italia 700 mila contagiati.

 

Il virus AH1N1 è come l’orco cattivo delle fiabe, aggredisce i piccoli, i più deboli e gli indifesi. Ieri a Napoli, lo spettro della suina faceva ancora più paura. Perché ha ucciso una bambina in fasce. Alemanno: “A Roma niente allarme”. E i pronto soccorso sono in trincea per l’assalto dei pazienti in preda al panico.

L’undicesima vittima in Campania della nuova influenza è una bimba di 8 mesi deceduta ieri mattina all’ospedale Cardarelli dove era stata ricoverata in condizioni disperate venerdì per polmonite bilaterale. La piccola viveva nel quartiere popoloso di Soccavo, periferia nord di Napoli, ed era nata da un parto trigemellare. Le altre due gemelline stanno bene. Sembra che fosse stata dimessa dieci giorni fa dall’ospedale San Paolo dove era stata ricoverata per una bronchite che le aveva determinato problemi respiratori. A casa, invece, è peggiorata. Venerdì mattina la corsa al pronto soccorso del Fatebenefratelli dove le hanno diagnosticato la polmonite bilaterale che ha indotto i medici a trasferirla al Cardarelli nella rianimazione polmonare dove è stata intubata. L’esame del tampone, poi, ha dato esito positivo: la piccola aveva, anche, contratto l’A/H1N1.

L’altra brutta notizia che ha funestato la giornata di ieri è stata la morte improvvisa di Alessandro, quattro mesi, ricoverato all’Annunziata nella stessa mattinata nel reparto di terapia intensiva. Il piccolo era stato portato in nosocomio dai giovani genitori (lei 18 anni, lui 19) perché aveva difficoltà a respirare ma non aveva la febbre. Una radiografia ha mostrato che era in atto una polmonite interstiziale. Successivamente il neonato è però risultato negativo al test del virus A/H1N1. Lo si è appreso da fonti dell’assessorato alla Sanità della Regione Campania e sarà l’autopsia a stabilire la causa del decesso. I genitori che abitano a Ponticelli hanno detto ai medici che il piccolo non stava bene già da quattro, cinque giorni, non urinava bene e durante la notte aveva manifestato i primi sintomi di difficoltà respiratoria. È stato trasferito immediatamente in terapia intensiva neonatale.

Poi intubato e ventilato perché non riusciva a respirare autonomamente. Poco dopo Alessandro è andato in bradicardia e poi in arresto cardiaco che ne ha causato il decesso avvenuto intorno a mezzogiorno per arresto cardiorespiratorio. I genitori hanno dato il loro consenso all’esame autoptico per accertare la causa della morte e per verificare se fosse stato affetto dalla cosiddetta nuova influenza. Nel pomeriggio, poi, sempre al Cardarelli nel reparto di terapia intensiva è stato ricoverato un neonato di 25 giorni con una polmonite, risultato positivo al test del virus A/H1N1.

La morte dei due bambini apre scenari nuovi e inquietanti. «Vanno considerate con attenzione, bisogna vedere se questi piccoli soffrivano di polmonite pneumococcica, se erano stati vaccinati contro lo pneumococco – dice Giuseppe Mele presidente della Federazione de Medici Pediatri (Fimp) – insomma la situazione pregressa. Certo se erano sani è preoccupante, potrebbe mostrare che il virus sta diventando più aggressivo». In questo caso, secondo Mele bisognerebbe rivedere «le strategie vaccinali, anticipando la vaccinazione anche dei bambini sani». Per ora, comunque « é giusto fare una valutazione delle priorità, e oggi sono prioritarie le persone con patologie pregresse. Poi toccherà ai bambini prematuri e infine agli altri bambini tra i 6 e i 36 mesi, in base alla disponibilità vaccinale».

Il bollettino degli ospedali non è incoraggiante: al Cotugno sono 65 le persone ricoverate risultate positive al virus e sei sono in rianimazione. Al pediatrico Santobono i bambini ricoverati sono 17. Uno è in rianimazione e la sua situazione è lievemente migliorata. Al Monaldi c’è un paziente con il virus in rianimazione.

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Natalia Poggi

08/11/2009

 

http://iltempo.ilsole24ore.com/interni_esteri/2009/11/08/1091067-influenza_napoli_muore_neonata.shtml

agosto 15, 2009

ROM UCCISA E NEONATA GRAVE, FORSE INVESTITE DA AUTO PIRATA

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» 2009-08-15 16:53
ROM UCCISA E NEONATA GRAVE, FORSE INVESTITE DA AUTO PIRATA
NAPOLI – Una ragazza rom di 20 anni è morta e la sua bimba di appena sei giorni versa in gravi condizioni all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli presumibilmente dopo essere state investite da un’auto pirata. Il corpo senza vita della donna e quello della sua piccola, distante un centinaio di metri dalla madre, sono stati ritrovati stamane sulla Circonvallazione esterna all’altezza del chilometro 1,2, alle spalle del carcere di Secondigliano (Napoli) e nei pressi di un insediamento rom. La strada è a doppio senso di marcia con spartitraffico: oltre il guard rail è stata ritrovata una carrozzina. Le indagini condotte dalla polizia municipale di Napoli convergono al momento sull’ipotesi che sia stata opera di un’auto pirata, ma la mancanza di tracce di sangue sull’asfalto così come l’assenza di elementi che riconducano al violento impatto fanno sì che gli investigatori lascino aperte altre ipotesi. Sul corpo della donna è stata disposta l’autopsia per chiarire la causa e l’ora del decesso.

Momenti di tensione si sono registrati nella comunità rom di Secondigliano all’arrivo della polizia mortuaria, incaricata di trasportare il cadavere della giovane rom ritrovata senza vita riversa sull’asfalto della Circonvallazione esterna. In particolare i familiari della ragazza hanno inveito manifestando la loro rabbia nei confronti degli agenti. Rimangono gravi, intanto, le condizioni della neonata che ha riportato danni alla testa e ora si trova in prognosi riservata all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. A scoprire il cadavere della ventenne stamane sono stati i carabinieri, avvertiti da una segnalazione anonima.

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_1645142806.html

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